
Qui a Torino e non solo è un autunno di campagna elettorale, qual è il rapporto tra politica e tecnologia?
Un rapporto complicato e per diverse ragioni. Da una parte la politica fa fatica oggi a stare dietro all’innovazione tecnologica. Come tutti facciamo fatica: la velocità e la complessità non aiuta certamente. Dall’altra si è creata una relazione malsana che ha intaccato con pesantezza la politica nel senso più vero ed alto del termine.
Spiegaci meglio?
R: Nell’ultima stagione politica, dopo la crisi di Mani pulite per capirci, si è progressivamente assistito ad una rifiuto della politica, dei suoi sistemi, dei suoi apparati con un conseguente disfacimento dell’idea stessa di classe politica, per dirla con la prima repubblica. I partiti si sono dissolti o hanno cambiato mille volte pelle. Uno dei pezzi che si sono persi sono i centri culturali legati ai partiti. Erano luoghi in cui si faceva cultura in modo serio, ovviamente ideologicamente orientato, ma serio. Si faceva formazione, si analizzavano le questioni. Luoghi dove il progresso tecnico, ad esempio, era all’ordine del giorno. Questi luoghi non ci sono più. E la politica è orfana di un retroterra di pensiero che la aiuti.
Questo che cosa comporta e come la politica sta reagendo?
Guardando un po’ da vicino lo ha fatto passando da avere una formazione ed una educazione della politica ad inserire nelle proprie fila dei tecnici. Dal politico che qualcosa sa e qualcosa chiede, al tecnico che sa, e non chiede. Ma sa di tecnica, non sa in questo caso di politica. E questo è un problema nel momento in cui la politica è una parte nobile del vivere sociale, non semplicemente quella robaccia che ci fa sdegnare, che politica non è.
D: E dunque?
Dunque credo che sia importante riprendere almeno in parte la vecchia usanza di avere dei centri culturali che spieghino, accompagnino e formano che decide di assumere un ruolo politico, ove chi si assume tale ruolo ha una preparazione alla politica e per le questioni tecnica si fa consigliare. La tecnica è numero, la politica è lettera. Stanno insieme, ma non sono la stessa cosa. In alto il cuore ed alla prossima puntata.
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