Ben ritrovati da Valter Gerbi. Nel nostro radio Blog di questa settimana parliamo di affluenza alle urne.
Con la chiusura dei seggi il 4 ottobre scorso, un primo dato che accomuna le amministrative di tutta Italia è la bassissima affluenza alle urne. Il dato generale definitivo registra una partecipazione al 54,69% in tutta Italia: un record storico negativo di partecipazione al voto, con un elettore su due che ha deciso di astenersi. A Torino, più in particolare, nelle due giornate di consultazione elettorale si è presentata meno della metà degli elettori: 331.488 sui 689.648 aventi diritto, ovvero il 48% del totale. Si tratta del dato peggiore della storia. L’affluenza è stata particolarmente bassa nelle Circoscrizioni che raggruppano le zone più periferiche del capoluogo. Al ballottaggio, poi, l’affluenza è stata del 42,13%, nuovo minino storico: sono andati alle urne 290.581 elettori su 689.684 aventi diritto. Cosa possiamo capire da questi dati? Che la cosa pubblica, forse, non interessa, che siamo troppo abituati alla libertà, a far decidere gli altri e, poi, naturalmente, a vibrare forti proteste se “gli altri” decidono per noi qualcosa che non ci piace. Può essere che sia proprio il concetto di democrazia a dover essere rivisto e, forse, anche quello del meccanismo di voto. Siamo nel 2021 ma ancora usiamo penne copiative che vanno ad incidere segni e scrivere nomi su schede grandi come veri e propri fogli di giornale. Occorre una svolta, un maggior impegno, una maggiore fiducia nelle nostre istituzioni e in chi è chiamato a rappresentarle. E’ terribile pensare a quanto ci sia costato raggiungere la libertà e poter contare sui nostri diritti costituzionalmente tutelati; perché tornare indietro? Perché rischiare di non poter più “contare”? Forse siamo troppo sicuri, troppo certi del nostro status, ma è necessario correre ai rimedi prima che sia troppo tardi: è un onere che spetta alle vecchie, ma soprattutto, alle nuove generazioni. Vivere la democrazia è cosa davvero importante e insostituibile.
È tutto anche per questo quarantunesimo appuntamento. Inviate le vostre osservazioni alla mail di radio blog redazione@zipnews.it A risentirci e buon ascolto.
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