Radio Blog – Qualcuno a mente fredda può pensare alla violenza fatta senza alcun senso a un povero animale indifeso?


Ben ritrovati da Valter Gerbi. Nel nostro radio Blog di questa settimana parliamo di ricci.
 
Attenzione, non mi riferisco ad Antonio Ricci, autore televisivo di successo di tanti programmi riusciti nel firmamento televisivo, ma proprio del riccio:  mammifero insettivoro terrestre notturno con corpo coperto di aculei e che si può appallottolare; passa l’inverno in letargo; vive sotto i cespugli spinosi, in mezzo alle foglie secche e nelle capanne; utile nelle case per distruggere topi e scarafaggi. La notizia è di pochi giorni fa e ci viene dall’Ansa: “Sono venuto a conoscenza che, gruppi di giovani ragazzi avrebbero commesso reati gravi nei confronti di animali, sembrerebbe, portandoli alla morte, a scopo ludico-ricreativo. Nello specifico trattasi di maltrattamenti contro ricci inermi avvenuti presso i parchi comunali”. La denuncia è di un consigliere comunale di Rivalta, che spiega di averlo appreso da giornali on line e da gruppi social del comune. Il consigliere chiede “di indagare, al fine di identificare i responsabili per comminare la pena prevista dal nostro ordinamento, sfruttando anche le riprese audiovisive provenienti dalle nostre telecamere fisse e raccogliendo le testimonianze di chi ha denunciato i fatti sui social locali”. Ora mi chiedo, ma penso di interpretare il pensiero comune, ma possono esserci dei giovani così cretini? Qualcuno a mente fredda può pensare alla violenza fatta senza alcun senso a un povero animale indifeso e, per giunta, particolarmente utile al nostro ecosistema? Quando verranno identificati gli attori di questa vicenda mi auguro venga loro applicata la pena massima, secondo il sistema del contrappasso: essere adibiti come guardiaparchi, o qualcosa del genere, a tutela della natura, della fauna e della flora per un periodo lungo di tempo, molto lungo. Non ci sono scuse, nel proprio tempo libero si possono, anzi si devono, fare cose più interessanti e significative e non prendersela con degli animaletti indifesi. L’altro giorno ero davanti a una basilica importante della nostra Città. Un signore domandava al Parroco se poteva entrare con il suo piccolo cagnolino. La risposta del religioso è stata davvero unica: “Certo che sì! Guardi non sono i cani che mi preoccupano in Chiesa: loro si comportano bene, molto meno i loro padroni”. A buon intenditor, poche parole.
È tutto anche per questo sessantasettesimo appuntamento. Inviate le vostre osservazioni alla mail di radio blog redazione@zipnews.it A risentirci e buon ascolto.

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