“Affinché le reti digitali raggiungano il loro potenziale nel promuovere la solidarietà umana, va recuperata l’arte del dialogo”


Apprestandoci alle feste si dovrebbe rinvigorire il dialogo tra le persone, che cosa ci puoi dire rispetto a questo tema ed alla trasformazione digitale?

Bentrovati a tutti. I mezzi digitali sono soprattutto mezzi di trasferimento di informazioni e, quindi, anche potenziali mezzi di dialogo. Ce ne siamo accorti tutti durante la pandemia. Ma essi hanno, accanto a tale enorme e positiva capacità anche un vulnus, un difetto di fondo che è insormontabile.

Quale?

Il fatto che l’altro ci arriva e noi arriviamo sempre all’altro attraverso uno schermo, un medium, uno strumento, una macchina. Questo aspetto, al quale ormai ci siamo abituati tutti, comporta un appesantimento nella relazione a cui noi nativi analogici non facciamo più caso ed a cui i nativi digitali non hanno presumibilmente mai fatto caso più di tanto. Uno studioso lo ha definito frattura dello spazio sociale.

Cosa significa?

Che siamo di fronte al rischio di perderci l’altro e la solidarietà con l’altro. Per continuare con le parole di questo studioso: “Affinché le reti digitali raggiungano il loro potenziale nel promuovere la solidarietà umana, va recuperata l’arte del dialogo. Quando le persone ascoltano l’altro e permettono alla sua voce di superare le loro barriere difensive, si dispongono a crescere nella comprensione”. Proviamoci tutti insieme? In alto il cuore ed alla prossima puntata.

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