Applausi per Elkann e Marchionne a Grugliasco

L’assemblea annuale dell’Unione Industriale di Torino per la prima volta in fabbrica, si è svolta questa mattina alla Maserati di Grugliasco.
Accolti da un applauso degli operai il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Sergio Marchionne, che hanno accompagnato gli industriali in un giro al montaggio. Una operaia ha dato un bacio ad Elkann, tra gli scatti fotografici. Fuori la protesta dei sindacati. Spiccano l’assenza del premier, Renzi, rimasto a Roma e del presidente di Confindustria Squinzi.

“Questo stabilimento è il simbolo della nostra rinascita come lavoratori, dell’industria torinese ma anche della sfida che il nostro gruppo sta affrontando e vincendo”. Con queste parole l’operaia Maria Rita Marzo ha aperto l’assemblea.
Subito dopo Licia Mattioli, presidente dell’Unione industriale di Torino, ha aperto la sua relazione con un riferimento agli ultimi scandali giudiziari italiani: “Siamo stanchi di sentir parlare di imprese soltanto in riferimento alla corruzione. Per noi il volto vero dell’impresa non è quello che raccontano le cronache giudiziarie. Siamo a Torino e per noi l’impresa è fabbrica e persone che ci lavorano dentro”. Un tema toccato pure dal governatore Sergio Chiamparino: “Vogliamo affermare con orgoglio torinese che grandi opere e grandi eventi si possono fare senza prendere tangenti”.

Interpellato sul rinnovo del contratto collettivo dei lavoratori, l’ad di Fiat Marchionne ha confermato la volontà di chiudere il prima possibile e a chi gli chiedeva se reputa possibile immaginare un cambio di rapporti anche con la Fiom ha risposto: “Abbiamo fatto un accordo con i sindacati di maggioranza, l’invito a firmare quell’accordo, a sedersi al tavolo e a far parte di questo nuovo mondo c’è, non dobbiamo inventarci regole. Questa è una bella realtà, speriamo ce ne siano delle altre”.
Sollecitato dai cronisti Marchionne che, a margine dei lavori assembleari, interviene sul semestre europeo a presidenza italiano: “non è un’opportunità solo per l’Italia ma anche per l’Europa. E’ ora di andare avanti, e Renzi ha il giusto atteggiamento per farlo”.