Roghi anche a Vauda e dintorni
Il Sacro Monte è per i Canavesani tutti il Santuario di Belmonte, il bosco, i percorsi per arrivarci, le cappelle della Via Crucis, il ristorante. Molti i ricordi che potrebbero non avere più un luogo fisico dove riemergere a causa del vasto incendio boschivo, divampato ieri, lunedì 25 marzo, intorno alle ore 14, e che ha devastato la riserva naturale del Sacro Monte di Belmonte, tra Valperga e Pertusio.
Il fronte delle fiamme è arrivato fino a lambire il santuario, patrimonio dell’umanità Unesco. Successivamente il vento è girato e le fiamme sono tornate a valle minacciando le abitazioni delle vallate ai piedi del Sacro monte. A Valperga i vigili del fuoco e i volontari hanno fatto allontanare per precauzione cinque famiglie.
I vigili del fuoco sono stati a lungo impegnati per spegnere tutti i focolai, che sono stati più di uno e le fiamme sono partite da diversi punti della montagna.
Ci sono pochi dubbi sull’origine dolosa dei roghi che hanno devastato il monte.
Un secondo incendio, sempre lunedì sera, è divampata tra Vauda di Nole e San Carlo Canavese, nell’area dell’ex poligono militare.
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