
All’interno del Mercato Centrale Torino apre la bottega Sapori del Brasile. Il racconto di un pranzo e di una prossima festa con samba, soul e bossa nova.
Julio è ingegnere informatico, Juliana avvocato. Almeno, così era in Brasile e prima che intraprendessero l’avventura tra pentole e fornelli.
«In verità tra pentole e fornelli eravamo già di continuo, con gli amici che ci chiedevano spesso di cucinare. Così ci è sembrato naturale farlo qui a Torino, per far conoscere a tutti il nostro modo di mangiare».

Parla così Julio Cesar Barros Albano, mentre la moglie Juliana Martins da Silva ascolta e approva. Arrivano dal Minas Gerais, regione brasiliana del sud-ovest e sono insieme da quattordici anni, sposati da otto.
A Torino hanno cominciato con un primo spazio, un ristorantino (oggi laboratorio) in corso Vercelli; poi il ristorante in via Luigi Cherubini, tuttora in funzione. Adesso entrano a far parte della grande famiglia di Mercato Centrale, con una bottega nel mercato coperto di Porta Palazzo.

Si chiama Sapori del Brasile ed è in un punto strategico della struttura, a fianco dei bagni e del nuovo punto giochi per i bimbi.

Si definiscono campagnoli e fanno quella che tuttora chiamano cucina casalinga: riso, fagioli, insalate e diversi tipi di carne.
Si comincia con i salatini, che non hanno nulla a che vedere con quelli che siamo abituati a conoscere.

Si beve caipirinha tradizionale, ma anche quella in versione fragola o frutto della passione. In alternativa guaranà, oppure birre brasiliane: una pilsen ed una a doppio malto.

Assaggio davvero un po’ di tutto, a partire dai kibe, dai coxinha e dai pastel de feira.

Comincio con quelli di bulgur e carne di manzo condita con sale e menta; poi arrivano quelli con manioca e salsiccia affumicata.

I coxinha di farina sono ripieni di pollo.
I dadi di tapioca hanno la farina di manioca e il formaggio.

I pastel de feira possono essere con crema di latte ripieni di carne, di pollo, al formaggio o anche con prosciutto e formaggio.

Il pão de queijo è tipico del Minas Gerais. Dalla manioca si estrae un olio che viene fatto seccare fino a farlo diventare farina. In mancanza del queijo minas viene riempito con formaggi vaccini elastici.

In abbinamento salse agrodolci, piccanti, o a base di maionese verde.
Con le carni non si scherza.

La picanha può essere porzionata con patate, pomodoro e insalata, ma anche servita in accompagnamento a riso e fagioli.

La feijoada è uno stufato di fagioli e carne di maiale tipico della cucina brasiliana. Qui è fatta con il fagiolo nero accompagnato da riso bianco.

Puoi comporre i tuoi piatti con salsiccia, lonza di maiale, controfiletto di vitello, medaglione di pollo arrotolato con pancetta, cuoricini di pollo, sovracoscia.
Per chi ha ancora spazio c’è un assaggio di pane all’aglio.

Ai dessert si sceglie tra il brigadeiro di cioccolato amaro e il dulce de leche o il pudim con il latte condensato.

Da provare la mousse di maracuja.
Un’ottima occasione per venire a provarlo sarà la Serata Samba con il Trio Partido Alto di venerdì 11 aprile.

Per l’occasione menu a 36 euro con mix di sei salatini; picanha con patate, pane all’aglio, farofa e vinagrete; pudim di latte; caipirinha al limone. Samba, soul e bossa nova per tutti.

DOVE
Sapori del Brasile c/o Mercato Centrale
Piazza della Repubblica 25 – Torino
tel. 3295880770
www.saporidelbrasile.it
Fabrizio Bellone