
Ciao don Luca, nella puntata precedente ci hai un po’ turbato rispetto alla questione dei dati. Ci aiuti a capire meglio ed approfondire questo tema?
Bentrovati a tutti. Come abbiamo già avuto modo di dire diverse volte i dati sono la linfa vitale del mondo digitalizzato ed un bene decisivo per la crescita non solo delle grandi imprese del web ma della società nel suo complesso. Una prima grande distinzione che dobbiamo fare è tra dati sensibili e dati aggregati.
Di che cosa si tratta?
I dati sensibili sono i dati che possono essere ricondotti a singole persone o nuclei di persone. Proprio perché sono legati strettamente a qualcuno lo disegnano in modo molto preciso e significativo, sono come le impronte digitali, come il nostro codice fiscale. I dati aggregati sono dati aggregati, indistinti, che riguardano la generalità della società e che, come tali, non possono essere ricondotti a qualcuno nello specifico.
Qualche esempio di dato sensibile?
Credo che i più importanti siano certamente i dati sanitari. I dati hanno valore commerciale seguendo una legge molto precisa. Più durano nel tempo più hanno valore. In altri termini il valore di un dato deriva dalla fatica e dal tempo che impiego per ottenerlo e dalla sua permanenza. Pensiamo alle pasword temporanee per fare delle operazioni in banca. Durano pochi secondi poi cambiano. Troppo veloci, sono dati che è impossibile usare in modo fraudolento o che possano essere rivenduti a tersi. I dati sanitari ci riguardano ed alcuni ci accompagnano per tutta la vita. Hanno un valore enorme dal punto di vista economico e non solo.
Come dobbiamo comportarci?
Agendo sue due fronti. Da un lato custodendoli con maggiore cura, non disseminandoli in giro, non pubblicandoli mai sulle piattaforme e via dicendo. Dall’altra chiedendo, come società, che vi siano sempre maggiori tutele, sia quando vengono acquisiti – pensiamo i luoghi di cura – sia nel come vengo o custoditi. Scambiare certi dati, ad esempio, per posta elettronica non è detto che sia una buona idea. Velocizza certi azioni, ma non ci protegge davvero. Mandereste per posta ordinaria la chiave del vostro appartamento scrivendo sulla busta – contiene la chiave di casa mia e l’indirizzo? In alto il cuore ed in alto la guardia.
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