La scelta del Lingotto di retribuire i 19 operai reintegrati in seguito alla disposizione della Corte di appello di Roma, ma dispensandoli dal lavoro, ha fatto infuriare la Cgil, che sta valutando di presentare una diffida e un esposto alla procura. Il leader dell’associazione sindacale dei metalmeccanici Landini invece, chiede l’intervento del governo e della politica, e dichiara: “E’ uno schiaffo alla dignità di questo Paese”. La Fiat ha motivato la scelta spiegando come al momento nello stabilimento di Pomigliano non ci siano postazioni in cui impiegare i lavoratori che è stata costretta a riassumere. E questo probabilmente è solo un nuovo round, nei difficili rapporti tra sindacati e Fiat.
Intanto commenti arrivano anche dal mondo politico. Per il leader di Rivoluzione Civile Ingroia, “Marchionne si crede superiore alla legge”, mentre per Fassina del Pd la scelta del Lingotto è grave e preoccupante. Contro la decisione di mandare a casa gli operai anche il sindaco di Napoli De Magistris.
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