In mostra alla GAM di Torino il romanticismo di Hayez


La mostra di Francesco Hayez “L’officina del pittore romantico” è un viaggio nel tempo, romanticismo, politica, risorgimento e bellezza. L’esposizione è organizzata e promossa da Fondazione Torino Musei, GAM Torino  (a cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni), in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, da cui proviene un importante nucleo di circa cinquanta disegni e alcuni tra i più importanti dipinti, molti dei quali custoditi nello studio del pittore, per quarant’anni professore di pittura all’Accademia.

Caposcuola del Romanticismo italiano, contribuì all’arte con attenzione accuratissima dei dettagli e con ispirazioni sia storiche che letterarie.

Oltre 100 opere (anche inediti o poco conosciute) provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private cui si aggiungono alcuni importanti dipinti dell’artista custoditi alla GAM, come il “Ritratto di Carolina Zucchi a letto(L’ammalata)” e “l’Angelo annunziatore”. Sono presenti quadri più famosi come “La Meditazione” dei Musei Civici di Verona (Galleria d’Arte Moderna Achille Forti), “l’Accusa segreta”  dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia, e “Il Consiglio alla Vendetta” dal Liechtenstein. Il percorso è in ordine cronologico con dieci sezioni dagli anni della formazione tra Venezia e Roma, dove Hayez si avvicinava a Canova, fino ai primi successi di Milano e proseguono poi con le opere in età più matura. Spicca la sezione dedicata ai disegni per la “Sete dei Crociati”, la sua opera più ambiziosa e impegnativa, eseguita tra il 1833 e il 1850 e collocata a Palazzo Reale di Torino.

La prima sezione apre con Hayez agli esordi tra Roma e Milano, con un grande successo per Laocoonte a Brera e più tardi l’Educazione di Achille (Napoli), la seconda sezione ha il dipinto Carmagnola l’ambizioso condottiero condannato a morte dai Veneziani e unodegli esemplari dell’Adelchi con la dedica in versi di Manzoni. Sono presenti anche i ritratti a Carolina Zucchi, sua modella e amante ritratta spesso come la Maddalena e grazie alla quale conobbe Bellini e Donizetti che ammirava molto.

Notevole è la quarta sezione , un tripudio di eroine romantiche, con “Ultimo addio di Giulietta e Romeo”, “Imelda de’ Lambertazzi” e l’iconico “Bacio di Romeo e Giulietta” dove quasi si sentono i movimenti  e fruscii delle vesti.  La sesta sezione regala famosi capolavori come “L’accusa Segreta e il “Consiglio alla Vendetta” con Venezia in primo piano (sua città d’origine).  E’ una mostra in cui tutte le sezioni sono da vedere per i quadri e disegni veramente ricchi di particolari storici e architettonici ma non solo. 

Meglio avere tempo a disposizione, fino al 1°aprile 2024 alla Gam di Torino.

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