La degustazione dell’annata 2023 di Verduno Pelaverga, a cura dell’associazione Verduno è Uno. Quindici campioni, uno più buono dell’altro, con alcune punte che sfiorano l’eccellenza.
Cresce a fianco del Nebbiolo, ma è diverso. Il Verduno Pelaverga è un vino più facile, non ha il tannino del re dei vitigni piemontesi, ma rappresenta una buona scelta in numerose situazioni.
Accompagna bene gli antipasti e i primi di Langa, ma nelle sue espressioni più speziate e balsamiche sa abbinarsi perfettamente anche con la cucina orientale.
Un ottimo vino rosso estivo che gioca con florealità e frutto, lasciando ricordi speziati di pepe e balsamici di eucalipto.
Nasce nei vigneti del paese di Verduno, seicento anime in uno dei borghi più silenziosi e raccolti dell’intera Langa. Un posto conosciuto con il soprannome di sentinella delle Langhe, perché arroccato a 381 metri slm, con un Belvedere meraviglioso che abbraccia l’estensione dei vigneti di Barolo e sentieri e boschi a disposizione per chi vuole passeggiare con le Alpi sullo sfondo.
L’occasione per fare il punto sul Verduno Pelaverga è arrivata a fine maggio, quando l’associazione Verduno è Uno mi ha invitato a partecipare ad una degustazione di quindici campioni del millesimo 2023.
L’ASSOCIAZIONE
Verduno è Uno è un’associazione in crescita e a sostenerlo sono innanzitutto i numeri.
Nata nel 2006, dagli undici soci del 2023 oggi rappresenta diciotto produttori per trenta ettari di vigneto, segno di una forte volontà di fare rete e di un crescente interesse per la denominazione.
Anche la produzione è in crescita costante: 153 mila bottiglie nel 2020, 178 mila nel 2021, oltre 204 mila nel 2022.
Sul proprio territorio organizza #VerdunoÈ, evento che ha celebrato la seconda edizione raccogliendo giornalisti da mezza Europa per degustare la nuova annata di Verduno Pelaverga.
Lavora alla salvaguardia e alla custodia di un vino e del suo territorio d’elezione, racconta e difende l’unicità di quel rapporto, mostra la versatilità del vitigno negli abbinamenti con il cibo.
Racconta Diego Morra, presidente dell’associazione: Verduno è Uno non è un nome casuale, ma ribadisce i concetti chiave che muovono il nostro operato: l’unicità di questa denominazione e il suo radicamento territoriale a Verduno, ma anche la coesione, la determinazione e l’unità di gruppo crescente di produttori locali che da quasi 30 anni portano avanti a testa alta il valore di questa denominazione.
IL VITIGNO
In Piemonte vivono due diversi vitigni autoctoni denominati pelaverga, che si differenziano principalmente per la dimensione degli acini.
Il pelaverga grosso è originario delle zone pedemontane del Saluzzese, in provincia di Cuneo; nel Torinese e nel chierese si chiama Cari.
Il pelaverga piccolo sarebbe stato introdotto a Verduno nel settecento. Ha caratteristiche ampelografiche, agronomiche ed enologiche proprie, al punto da essere considerato una cultivar a sé.
Il piccolo ha germogliamento tardivo, produttività elevata e costante, grappoli medio-grandi allungati e compatti, buccia di medio spessore.
Negli anni Cinquanta e Sessanta la produzione era drasticamente calata e stentava a raggiungere le mille bottiglie all’anno. Il pelaverga piccolo sopravviveva all’interno dei vigneti di Nebbiolo, Barbera e Dolcetto di proprietà dell’azienda Comm. G.B. Burlotto e di alcuni viticoltori del paese.
Nel 1972 il Castello di Verduno impiantò nuovi vigneti a pelaverga piccolo, strada seguita nel tempo da altri produttori.
Composizione del suolo, microclima e DNA del vitigno trovano nell’areale di Verduno un connubio particolare che esalta i singoli elementi regalando loro un’espressione piena.
IL VERDUNO PELAVERGA DOC
DOC dal 1995, il disciplinare del Verduno Pelaverga (o Verduno) prevede un minimo areale di produzione, che include il territorio del comune di Verduno e una porzione nei contigui comuni di Roddi e La Morra.
La tipologia è unica, rosso fermo secco ottenuto da uve pelaverga piccolo per almeno l’85%.
Al restante 15% possono contribuire altre varietà a bacca nere coltivate nella regione, anche se la quasi totalità dei vini in commercio provengono da pelaverga piccolo in purezza.
La superficie idonea a produrre Verduno Pelaverga supera di poco i trenta ettari: 25,18 nel comune di Verduno, quasi quattro nel comune di Roddi d’Alba, 1,62 in quello di La Morra.
Il vino ha colore rubino tenue con toni violacei e corredo aromatico speziato di pepe bianco e verde. Ha acidità contenuta, tannino poco pronunciato, media struttura e buon tenore alcolico.
Dal punto di vista commerciale la richiesta è in aumento, con forte presenza in Italia, nel Nord e centro Europa, sul mercato britannico, in Usa e Canada e sui mercati asiatici.
LA DEGUSTAZIONE DEI VERDUNO PELAVERGA 2023
Quindici Verduno Pelaverga dell’annata 2023. Vini fruttati, floreali e con la componente alcolica generalmente già ben integrata.
Tutti abbondantemente sopra la sufficienza, molti anche oltre le aspettative di partenza, con alcune punte che sfiorano l’eccellenza.
La degustazione si è svolta seduti, con servizio al tavolo.
Tutti i vini sono stati assaggiati nelle medesime condizioni di temperatura e luce.
La valutazione è espressa in punteggio da 1 a 5, con 5 come voto più alto.
ARNALDO RAVERA – Verduno Pelaverga Sui Cristalli
Rubino con unghia violacea, nasce su suolo pietroso che dona ottima mineralità. È vinoso e alcolico al naso, piacevolmente floreale. Al palato è fresco, sapido e con buona persistenza. Finisce pepato. 3,5+
MORRA DIEGO – Verduno Pelaverga
Rubino luminoso. Giocato sul frutto, sia in confettura, sia macerato in alcol. Il profilo olfattivo restituisce una bellissima sensazione pepata. Frutta e pepe nero tornano in bocca in modo fine ed elegante. È un vino tutto da godere. 4,5
REVERDITO MICHELE – Verduno Pelaverga
Rubino appena scarico con sfumature granata. Floreale e pulito al naso, all’assaggio è netto e dotato di sfumature erbacee e balsamiche in abbondanza. Finisce sapido. Ottimo. 4,5
PODERI EINAUDI – Verduno Pelaverga
Colore rubino di buona intensità. Il profilo olfattivo è complesso, con frutta macerata e note erbacee seguite da effluvi di pepe e spezie dolci. In bocca è corrispondente, di rara eleganza e ottima intensità. Ha muscoli, ma scende morbido e sapido. 4,5
RAMELLO – Verduno Pelaverga
Colore rubino profondo, scuro. È un’esplosione di frutta matura, con ciliegia e susina in vista. La bocca corrisponde, con un’aggiunta di fragola. Il tannino è presente e ben definito. Si distingue nella batteria per il profilo non omologato. 4/4,5
COLOMBO SEGNI DI LANGA – Verduno Pelaverga
Rubino di buona intensità, tendente al viola. È giocato sul frutto e sul tenore alcolico, con una bella presenza di bocca. Fresco e sapido, fa una lunga macerazione e affina in terracotta. 3,5/4
SAN BIAGIO di ROGGERO GIOVANNI – Verduno Pelaverga
Colore rubino scarico. Il naso è floreale, lieve, forse un po’ coperto. In bocca è semplice e discreto. Arriva dal cru Capalot in La Morra. 3,5
MASSARA GIANCARLO BURLOTTO – Verduno Pelaverga
Colore rubino scarico e luminoso che ricorda un Grignolino. La prima bottiglia ha una evidente riduzione, quindi lo riassaggio da un secondo campione. Il naso deve ancora esprimersi appieno, in bocca è fruttato e balsamico. 3,5
CASTELLO DI VERDUNO – Verduno Pelaverga Basadone
Colore rubino profondo. È un campione di botte, il profilo olfattivo deve ancora da esprimersi. È vinoso, al palato è pieno e carnoso. 3,5
ALESSANDRIA FRATELLI – Verduno Pelaverga Speziale
Fruttato e speziato all’olfatto, particolarmente interessante per i profumi floreali. Le spezie dolci tornano al palato, ben miscelate alle erbe officinali. Molto equilibrato. 4+
SCARPA – Verduno Pelaverga
Rubino fitto, classico. Parte con un frutto di ciliegia netto, in bocca è piccante, carnoso e rotondo. Finisce con il pepe bianco. 3,5/4
SORDO – Verduno Pelaverga
Rubino con unghia violacea. Floreale al naso, al palato è pieno, corrispondente e sapido. 4-
BEL COLLE – Verduno Pelaverga
Rubino profondo. È intenso e complesso, ricco di note balsamiche con l’eucalipto in primo piano a rinfrescare la bocca. Finisce speziato di pepe. Ha tannini fini, è rotondo e si distingue per piacevolezza e presenza di bocca. 4,5
PODERI ROSET di BUSCA – Verduno Pelaverga
Colore rubino fitto. Fruttato e balsamico, con buona armonia. Ha ciccia, salinità e bella morbidezza. Si beve che è una meraviglia. 4/4,5
CADIA – Verduno Pelaverga
Colore rubino luminoso. Ha vena fruttata e balsamica, ma giocata sulla lievità. È giovane, la parte alcolica troverà il giusto equilibrio. 3,5
Fabrizio Bellone
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