Il Bagna Cauda Day compie dieci anni, si celebra per sei giorni in 150 locali


Uno dei piatti più conviviali della cucina piemontese si appresta a vivere il suo momento magico. Per il Bagna Cauda Day sono previste oltre 20 mila adesioni.

Le prime serate fredde, le prime nebbie. Il mese di novembre porta con sé le prime insidie del tempo, che gli amanti della buona tavola in compagnia scacciano con quell’intingolo a base di aglio, acciughe ed olio.

La Bagna Cauda fa parte delle tradizioni più popolari della cucina piemontese, con epicentro ad Asti e diramazioni verso le province di Cuneo e Torino. Ma in tutto il Piemonte si celebra il rito del pinzimonio delle verdure cotte e crude nella bagna di acciughe, aglio e olio.

A festeggiarlo come si deve ci pensa da dieci anni l’Associazione culturale Astigiani, che anche quest’anno organizza il Bagna Cauda Day.

Le serate da segnare sono sei, dal 25 al 27 novembre e dal 2 al 4 dicembre. In 150 ristoranti sparsi per il Piemonte (ma anche all’estero, aderiscono locali in Germania, Cina e Stati Uniti) sarà possibile cenare con il tipico piatto al prezzo bloccato di 28 euro.

Al prezzo si possono aggiungere dodici euro per uno dei vini proposti da quattro produttori: Bava di Cocconato, Braida di Rocchetta Tanaro, Cascina Castlèt di Costigliole d’Asti, Coppo di Canelli.

La Bagna Cauda viene offerta in tre versioni segnalate da un semaforo: rosso (tradizionale), giallo (eretica, con poco aglio) e verde (atea, senz’aglio).

Alcuni locali adottano proposte personalizzate. A Torino Bōl House usa il porro al posto dell’aglio e la serve in uno scrigno di pane.

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La Bagna Cauda di Bōl House ph.Maybeepress

Eataly partecipa con i suoi due ristoranti torinesi (Lingotto e Lagrange) e con quelli di Pinerolo, Monticello d’Alba e Bologna.

Tutti i locali sul sito www.bagnacaudaday.it

Prenotazioni direttamente al ristorante scelto.

La foto di copertina, liberamente concessa, è di Franco Bello.

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