
Sono 24 i grandi vini italiani presenti nella classifica TOP 100 di Wine Spectator. La rivista simbolo del vino negli Stati Uniti premia il Brunello di Montalcino con il primo posto. In classifica sei vini del Piemonte, uno in più dello scorso anno.
L’anno passato vinse la Napa Valley. La Top 100 di Wine Spectator, rivista rivolta prevalentemente al mercato americano, difficilmente premia Italia o Francia con il primo posto.
L’ultima affermazione dei nostri vini risale al 2018, con la vittoria del vino mito di Bolgheri: il Sassicaia 2015 della Tenuta San Guido.

Quest’anno la Toscana torna al successo grazie al Brunello di Montalcino 2018 di Argiano. Si tratta, curiosamente, dell’unico Brunello considerato.
La notizia che fa bene all’enologia italiana è che ben 24 nostri vini entrano in classifica. Quasi uno su quattro.
Al di là del primo posto, comunque conquistato, il dato evidenzia l’ottima salute delle nostre etichette di eccellenza.
Undici referenze vanno alla Toscana, sei al Piemonte, ma sono presenti anche Alto Adige, Campania, Lombardia, Marche, Molise, Sicilia e Veneto a costituire una mappa di qualità diffusa che fa molto piacere.
Il miglior vino del Piemonte, secondo i critici di Wine Spectator, è il Barolo Bricco delle Viole 2019 di Vajra, del quale ho scritto recentemente qui.

Il Bricco delle Viole si classifica al posto n. 26, confermando i premi ottenuti nelle guide di settore. Ho scritto di quel Barolo proprio pochi giorni fa, QUI.
Gli altri piemontesi menzionati sono Pico Maccario con la Barbera d’Asti Lavignone 2021, Giuseppe Cortese con il Barbaresco 2019, Ratti con la Barbera d’Asti Battaglione 2021, Michele Chiarlo con il Nizza Cipressi 2019, Paolo Scavino con il Barolo 2019.

All’interno della Top 100 si evidenziano scelte talvolta discutibili, sia per le tipologie di vino, sia per i produttori. Basti un dato: in Piemonte le grandi espressioni di Nebbiolo sono pareggiate dai vini a base Barbera. È tutto detto.
Mancano molte grandi firme. Penso a Conterno, Gaja, Giacosa, Mascarello, Roagna per citare i primissimi che mi vengono in mente. Ma lo stesso si potrebbe dire per qualche illustre assenza toscana e delle altre regioni della penisola.
Wine Spectator non è il vangelo, ma fa tendenza in una bella fetta di mondo che produce mercato. Critiche e commenti sul web si sprecano, ma la realtà è una: that’s America!

LA CLASSIFICA DEI VINI ITALIANI
1 – Argiano Brunello di Montalcino 2018
5 – Mastroberardino Taurasi Radici Riserva 2016
7 – Antinori Chianti Classico Marchese Antinori Riserva 2020
11 – Castello di Bossi Chianti Classico Gran Selezione 2019
22 – Fattoria di Fèlsina Chianti Classico Berardenga Riserva 2020
24 – Tenuta di Arceno Chianti Classico Riserva 2020
26 – G.D. Vajra Barolo Bricco delle Viole 2019
34 – Dei Vino Nobile di Montepulciano 2019
36 – Pico Maccario Barbera d’Asti Lavignone 2021
39 – Giuseppe Cortese Barbaresco 2019
42 – Castello di Querceto Chianti Classico 2020
45 – Poggerino Chianti Classico 2021
47 – Ratti Barbera d’Asti Battaglione 2021
51 – Mionetto Brut Valdobbiadene Prosecco Superiore NV
54 – Michele Chiarlo Nizza Cipressi 2019
59 – Cecchi Chianti Classico Storia di Famiglia 2021
63 – Nino Negri Valtellina Superiore Inferno Ca’ Guicciardi 2019
67 – Bisci Verdicchio di Matelica 2021
70 – Abbazia di Novacella Kerner Alto Adige Valle Isarco 2022
72 – Poggio San Polo Rosso di Montalcino 2020
75 – Catabbo Tintilia del Molise Colle Cervino 2019
78 – Paolo Scavino Barolo 2019
80 – Isole & Olena Toscana Cepparello 2020
83 – Morgante Nero d’Avola Sicilia 2020
Fabrizio Bellone
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