“Il No che cambiò l’Italia. Cinquant’anni dal referendum sul divorzio”, una mostra da oggi al Polo del ‘900 


Ci sono No che cambiano la storia, uno di questi è quello arrivato dalla società italiana nel suo primo referendum abrogativo, quello per l’abolizione della legge sul divorzio, voluto dalla Democrazia Cristiana nel 1974.

Cinquant’anni dopo la prima grande vittoria referendaria una mostra intende ripercorrere la storia della conquista di una concezione laica del matrimonio contro la tradizione millenaria del matrimonio sacro e indissolubile.

Attraverso la valorizzazione del materiale archivistico degli enti partner del Polo del ‘900 il percorso espositivo intende restituire la consapevolezza sulla lunga strada per i diritti, a partire dal divorzio, lasciando uno spazio ai protagonisti del tempo, come Bruno Segre, e una riflessione su quelli che negli anni sono stati conquistati, quelli da difendere e ancora da ottenere e sulla Torino Capitale dei diritti.

La mostra viene inaugurata oggi, lunedì 13 maggio, alle 17,30, Polo del ‘900, Sala conferenze, corso Valdocco 4/a, Torino

Introduce 𝗟𝗼𝗿𝗲𝗻𝘇𝗼 𝗦𝘁𝗿𝗶𝗸 𝗟𝗶𝗲𝘃𝗲𝗿𝘀, storico e politico.

Interventi e ricordi di 𝗚𝗶𝘂𝘀𝗲𝗽𝗽𝗲 𝗥𝗲𝗯𝘂𝗿𝗱𝗼, 𝗠𝗮𝗿𝘇𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗠𝗮𝗿𝘇𝗮𝗻𝗼, 𝗠𝗮𝗴𝗱𝗮 𝗡𝗲𝗴𝗿𝗶, 𝗣𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗘𝗴𝗶𝗱𝗶 𝗕𝗼𝘂𝗰𝗵𝗮𝗿𝗱, 𝗙𝗲𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗖𝗮𝗯𝗿𝗶𝗻𝗶 e altri.
Modera 𝗖𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗦𝗶𝗺𝗶𝗮𝗻𝗱

Presentano la mostra: 𝗟𝗼𝗿𝗲𝗻𝘇𝗼 𝗖𝗮𝗯𝘂𝗹𝗹𝗶𝗲𝘀𝗲 (Fondazione Salvemini), 𝗠𝗮𝘁𝘁𝗲𝗼 𝗗’𝗔𝗺𝗯𝗿𝗼𝘀𝗶𝗼 (Fondazione Istituto Gramsci), 𝗜𝗹𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗚𝗮𝗿𝗼𝗳𝗮𝗻𝗼 (Associazione Nocentini) e 𝗚𝗮𝗯𝗿𝗶𝗲𝗹𝗲 𝗙𝗼𝗿𝗺𝗶𝗴𝗮𝗿𝗼 (Fondazione Donat-Cattin).

E’ 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝘃𝗶𝘀𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗱𝗮𝗹 𝟭𝟯 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗮𝗹 𝟵 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗮𝗹𝗹𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗜𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗣𝗼𝗹𝗼 d𝗲𝗹 ‘𝟵𝟬𝟬 (𝗖𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗩𝗮𝗹𝗱𝗼𝗰𝗰𝗼 𝟰/𝗔), 𝗱𝗮𝗹 𝗺𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱𝗶̀ 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮, 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟴.

La mostra è stata realizzata nell’ambito del progetto “La Stagione dei diritti. L’Italia a cinquant’anni dal referendum sul divorzio”, in collaborazione con Associazione culturale Vera Nocentini, Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, Fondazione CarloDonat Cattin, con il sostegno del Polo del ‘900.

Collaborazione del Centro Studi Cultura e Società di Torino.

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