Il Piccolo Lago esonda al Piano35

Sarà Marco Sacco, chef del Piccolo Lago di Mergozzo, il nuovo direttore creativo e gestionale del ristorante Piano35 a Torino. Lo ha annunciato oggi il presidente di Intesa San Paolo Gian Maria Gros-Pietro, affidando al già due stelle Michelin una iniziativa imprenditoriale che lo vedrà, di fatto, titolare dei tre spazi simbolo del grattacielo: il ristorante, il lounge bar e lo spazio eventi. A fianco di Sacco, proprio nel lounge bar del trentasettesimo piano, sarà protagonista Cinzia Ferro, lombarda di nascita, barwoman dell’Extremadura Cafè a Verbania.
“Quando sono salito quassù per la prima volta – le parole di Sacco – ho subito realizzato che avrei potuto fare grande cucina anche a oltre 160 metri di altitudine. Lo spazio è fantastico, la vista meravigliosa e Torino sa dare risposte uniche”.

Al Piano35 lo chef porterà tre differenti menu degustazione, di 4 o 7 piatti: uno legato alla piemontesità e ai prodotti del territorio; un secondo che spazia a tutto il Mediterraneo, pensato per i turisti che, attraverso Torino, vogliono conoscere la Penisola; un terzo chiamato “Piccolo Lago”, con le ricette storiche del suo ristorante pluristellato. Inoltre, Marco e Cinzia collaboreranno a iniziative in comune, per restituire al pubblico i tre piani nobili del Grattacielo, anche attraverso accordi e partnership con artigiani eccellenti, sulla scia di quello che i due fanno abitualmente sul proprio territorio. L’idea deve ancora prendere completamente corpo, ma è bello pensare che dall’alto si possano individuare i luoghi dove nascono le eccellenze artigiane torinesi, mentre le si degusta comodamente seduti. L’esempio potrebbe essere quello di individuare l’unica vigna esistente a Torino, tra il monte dei Cappuccini e l’ex liceo Segrè, degustando contemporaneamente quel Freisa, vinificato da Balbiano, frutto della vigna Villa della Regina.

Apertura dal 3 settembre, sei giorni la settimana, domenica esclusa. Se era da sempre difficile prenotare un tavolo, tra i 60 coperti del trentacinquesimo piano, ora sarà ancora più arduo. La sfida è cominciata.
Fabrizio Bellone
