Non soltanto il riconoscimento della guida I 1000 Vini d’Italia dell’Espresso. Anche numerosi attestati internazionali premiano il lavoro di Valter Fissore e Nadia Cogno.
Non più tardi di qualche giorno fa L’Espresso ha scelto l’azienda Elvio Cogno come Migliore Cantina 2023.
Il premio, assegnato dalla guida I 1000 Vini d’Italia, avrebbe certamente inorgoglito il compianto Elvio e ha riempito di soddisfazione la figlia Nadia, che con il marito Valter Fissore guida con mano sicura la bella realtà della Langa del Barolo.
Sempre L’Espresso ha valutato al top il Barolo Ravera 2019: massimo punteggio con 100/100.
Fondata nel 1990 a Novello, l’Azienda Agricola Elvio Cogno raccoglie l’eredità di una famiglia che produce vini tipici delle Langhe da quattro generazioni.
Ho scritto più volte su queste pagine dei loro vini. In particolare del Langhe Anas-cëtta di Novello, vitigno autoctono a bacca bianca a lungo dimenticato e rilanciato proprio da Elvio, ma anche dei Barolo Ravera e della Riserva Vigna Elena.
La critica internazionale ha recentemente recensito con favore numerose etichette. Kerin O’Keefe ha assegnato 98/100 al Barolo Ravera 2019; Wine Enthusiast 92/100 alla Barbera d’Alba Bricco dei Merli 2020; Vinum e Decanter hanno premiato il Barolo Ravera Riserva Vigna Elena 2017 con 19/20 e 97/100.
«La soddisfazione di comparire in riviste e testate autorevoli, nazionali e internazionali, è un’enorme fonte di felicità – affermano Valter Fissore e Nadia Cogno -. Non dimentichiamo mai quanto dietro a tutto questo ci sia il lavoro quotidiano di persone legate al nostro vino e al nostro territorio, che rimangono per noi quanto di più importante abbiamo. I nostri successi sono anche e soprattutto i loro».
LA DEGUSTAZIONE
Queste le note dei tre vini che ho assaggiato qualche mese fa a Torino, in occasione di Grandi Langhe.
Per quanto riguarda l’Anas-cëtta ho integrato con gli appunti presi durante la fresca edizione di Nascetta Day nella sede Ais di via Modena a Torino.
Langhe ANAS-CËTTA del Comune di Novello 2021
A febbraio, nonostante fosse giovanissima era già fine ed intensa al naso. Di grande piacevolezza, ampia, complessa e dinamica. Proprio bella.
Riassaggiata a metà giugno ho percepito l’inizio del suo percorso minerale. Elegante, con buona struttura, ha già grande equilibrio di bocca.
Nonostante l’annata calda non delude le aspettative. Anzi, promette davvero bene.
Barolo Cascina Nuova 2018
Da vigneti esposti a sud nella zona di Novello, intorno ai 380 metri slm.
Ventimila bottiglie di Barolo giocate sulla morbidezza, con tannini fini.
Barolo Ravera 2018
Un Barolo in arrivo da una vigna vecchia di un grande cru, dai cloni Lampia e Michet.
Colore un po’ scarico, ma limpido e luminoso. Ha naso floreale molto pulito. È etereo, molto elegante nella sua speziatura. Finale sapido. Ottimo.
Il 30% delle uve non viene diraspato. Macerazione a cappello sommerso fino a 40 giorni. Affinamento in botte grande di rovere non tostato per due anni.
Fabrizio Bellone
La foto di copertina è liberamente concessa da Gheusis.
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