Adesso abbiamo, quantomeno, le idee un po’ più confuse. Sappiamo che bere troppo fa male e sappiamo anche che 2-3 bicchieri di vino possono far oltrepassare la soglia consentita a chi è al volante di un’autovettura. Ma dopo il Congresso Internazionale su Vino Bianco e Salute tenutosi a Soave (Vr) lo scorso fine settimana qualche nostra certezza è andata a farsi benedire. Ci eravamo convinti dei benefici risultati del resveratrolo, sostanza antiossidante presente solo nei vini rossi, capace di attivare le sirtuine, enzimi collegati all’allungamento della vita umana. Adesso il ricercatore americano Dipak Das, del Cardiovascular Research Center dell’Università del Connecticut, ha reso noti i risultati della sua ricerca, dai quali si evince che anche il vino bianco è in grado di attivarle attraverso l’idrossitirosolo. Inoltre, alcuni esperimenti condotti su animali dimostrerebbero che i vini bianchi ricchi di tirosolo e idrossitirosolo potrebbero offrire lo stesso grado di protezione cardiaca dei rossi contenenti resveratrolo. In attesa di ulteriori risposte scientifiche continueremo a pensare al vino, bianco o rosso che sia, solo come un prodotto di qualità da consumare con moderazione, preferibilmente in compagnia.
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