
Mostra d’Arte “LE MADRI DEI QUANTI”
Le donne che hanno fatto la Fisica dei Quanti
Villa Amoretti, Corso Orbassano 200
Dal 23 novembre al 7 dicembre
MARTINO BISSACCO: materia e colori. Ribollono i suoi neutrini nel caos quantico e si fermano in forme bizzarre. D’altronde, chi ha mai visto un neutrino? Sono particelle di poesia, in curve possibili, perché il bello della fisica dei quanti è lì, nella frase dai filosofi: “Tutto ciò che è permesso è obbligatorio!”. Dedicato a Lucia Votano.
ATTILIO LAURICELLA: l’artista parla di Lisa Randall, della teoria della grande unificazione e dell’esistenza di dimensioni extra dello spazio. Tali dimensioni sconosciute ci portano ad universi alieni, buchi neri e improbabili buchi bianchi o tunnel spazio-temporali. E tutto è ancorato al presente, unico palcoscenico che abbiamo.
SILVANA MAGGI dedica le opere a Fabiola Gianotti, soffermandosi sulla circolarità delle collisioni nucleari e sul bosone di Higgs. Una delle opere di Maggi affronta il tema della violazione della parità (studiato da Madame WU): nelle interazioni deboli, la particella, specchiandosi, non è riflessa uguale, ma in una posizione diversa.
LUCIANA PENNA ci parla di Irene Joliot-Curie, la figlia di Maria Curie, che trasmutò alcuni elementi in isotopi radioattivi sintetici. Le particelle si rincorrono impetuose nel dramma della trasmutazione chimica. Il volto bello della scienziata e quello del marito sono immortalati nel sogno che per millenni ha dannato gli alchimisti.
SUSANNA VIALE illustra con un fuori-tema bellissimo l’argomento dell’“uomo quantico”. Poi parla di Hertha Sponer, e del metodo che determina le energie di dissociazione. La scienziata visse fra successi e pregiudizi, come si vede dai suoi occhi velati di tristezza. Un corpo mutilato dai preconcetti, ma possente, corpo di una grande persona.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.