Le osservazioni dell’Azienda Balbiano sulla Vigna della Regina


Riceviamo e volentieri pubblichiamo il punto di vista dell’Azienda Balbiano. Abbiamo proposto qui la notizia del passaggio di concessione alla Società Orsolina di Moncalvo.

Sono passati più di 15 anni da quando la famiglia Balbiano ha deciso di lanciarsi in un’avventura coraggiosa e un po’ folle: quella di contribuire alla rinascita della storica Vigna della Regina, il Vigneto Reale della famiglia Savoia, restituirle l’identità storica, riportarla a nuova bellezza e renderla nuovamente attiva e produttiva attraverso il Freisa, il vino di Torino. 

Una sfida contro ogni favore del pronostico ma che, alla luce di questi 15 anni, si può dire ampiamente vinta. Le sfide, tuttavia, non si vincono mai da soli.

L’azienda Balbiano, grazie alla preziosa collaborazione del Ministero della Cultura, numerosi professionisti, realtà private, amministrazioni pubbliche e ad un’esperienza di oltre 80 anni nella difesa e valorizzazione della tradizione vitivinicola torinese, ha potuto restituire un magnifico patrimonio enologico, culturale, storico e paesaggistico alla città di Torino, al Piemonte, ma più in generale all’Italia.

In questi anni sono state portate a termine 14 vendemmie, prodotte e stappate migliaia di bottiglie provenienti da questa incantevole Vigna Urbana, accolto in Vigna centinaia di appassionati. Grazie al lavoro dell’Azienda Balbiano, il vino prodotto da questo vigneto ha ottenuto nel 2011 la Denominazione di Origine Controllata, passando dall’essere un semplice vino rosso a quello che oggi è amato e apprezzato come Freisa di Chieri DOC Superiore “Vigna Villa della Regina”.

La Vigna della Regina è diventata un punto di riferimento enologico, culturale e turistico di Torino e del Piemonte ed oggi è conosciuta in tutto il mondo. La Vigna infatti, grazie all’intuizione e al lavoro di Luca Balbiano, ha potuto fregiarsi del ruolo di promotrice e fondatrice di un’Associazione internazionale come la Urban Vineyards Association, che fa della bellezza e del turismo sostenibile la sua bandiera e che oggi vanta 13 vigne urbane internazionali dislocate in 5 Paesi del mondo.

Grazie alla Urban Vineyards Association e all’inestimabile collaborazione della Regione Piemonte, la Villa della Regina è stata protagonista in straordinari palcoscenici internazionali come Expo Dubai 2020, UNWTO (prestigioso evento delle Nazioni Unite, tenutosi ad Alba nel 2022) e, proprio qualche giorno fa, al Parlamento Europeo a Bruxelles.

La Vigna della Regina ha occupato una parte fondamentale della vita professionale, ma anche di quella personale, della famiglia Balbiano, che ha dedicato risorse, sudore e idee, impegnandosi anima e cuore per renderla il gioiello che oggi tutti possono ammirare.

Questo titanico lavoro è stato e sarà per sempre fonte di grande orgoglio perché la Vigna è cresciuta sana e forte, ed ha potuto aiutare a sua volta il Freisa, eletto vitigno dell’anno 2022 dalla Regione Piemonte. Ha potuto altresì aiutare Torino, offrendo alla Città un nuovo incredibile patrimonio di cui andare fieri, da valorizzare e promuovere in tutto il mondo.

Eppure, dopo questa sfida vinta e nonostante il desiderio entusiasta di poterne vincere molte altre, l’Azienda Balbiano ha deciso di non presentare la propria offerta per l’assegnazione della gestione della Vigna per i prossimi 5 anni.

«È stata una decisione molto difficile, sulla quale abbiamo riflettuto lungamente. Ma alla fine siamo convinti che sia stata l’unica scelta possibile – spiegano Francesco e Luca Balbiano, titolari dell’Azienda Vitivinicola Balbiano -. Il bando, purtroppo, non ha tenuto conto in alcun modo di valori per noi fondamentali come il vitigno, il territorio, la tradizione e il merito. Valori che sono stati il fulcro del nostro lavoro in tutti questi anni. L’unico criterio di cui si è tenuto conto per l’assegnazione è stato quello economico, relegando a un aspetto puramente commerciale quello che per noi è stata prima di tutto passione. Abbiamo quindi deciso di fare un passo indietro e lasciare spazio a realtà che hanno le disponibilità economiche per poter prendere parte ad un’asta al rialzo. Auguriamo al nuovo concessionario il meglio, affinché possa proseguire nell’opera di valorizzazione di un luogo a cui noi siamo e saremo per sempre molto legati. Ci auguriamo inoltre che il nuovo concessionario non perda l’occasione di presentare la richiesta di adesione alla Urban Vineyards Association, onde evitare che la Vigna della Regina, e più in generale la città di Torino, sia esclusa da un progetto che l’ha resa protagonista. Teniamo particolarmente, infine, a ringraziare tutte le persone che in questi anni ci sono state vicine, ci hanno aiutato, sostenuto e accompagnato in questo lungo viaggio, permettendo alla Vigna della Regina di diventare un simbolo e un’ispirazione per tutti coloro che sono abbastanza coraggiosi da credere nei propri sogni».

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