Migliaia di studenti in piazza a Torino per protestare contro l’alternanza scuola-lavoro e gli scritti alla maturità


Le occupazioni degli istituti delle ultime settimane lasciano spazio ad una manifestazione nazionale: maturità, alternanza scuola-lavoro e dialogo sono i temi da affrontare secondo gli studenti. Non sono mancati scontri che hanno portato a diversi feriti

Le occupazioni e le manifestazioni organizzate da studenti e studentesse nelle ultime tre settimane che hanno portato all’occupazione di oltre 40 istituti oggi confluiscono in un corteo partito poco dopo le 10 da Piazza XVIII Dicembre. Gli studenti arrivano da diversi punti della città e da istituti diversi, nei quali già nelle settimane precedenti sono state organizzate assemblee e occupazioni per discutere dei temi di interesse.

Il corteo, concordato con la questura e scortato dalle forze dell’ordine, tocca diversi punti strategici della città: partenza da Porta Susa e arrivo a Palazzo Nuovo con sosta davanti alla sede dell’unione industriale dove si sono verificati tafferugli, dell’Ufficio regionale scolastico e della prefettura. Gli scontri hanno portato a diversi feriti.

Il percorso della manifestazione non è stato precedentemente stabilito ma già da ieri sera sotto l’Ufficio scolastico regionale è stato posizionato uno striscione in cui si chiede un confronto in strada: alternanza, maturità e repressione sono i temi caldi che gli studenti vogliono affrontare, insieme ad una maggiore attenzione per lo stato psicologico degli studenti. Dietro la protesta ci sono anche altre motivazioni, tra cui la totale assenza di dialogo e di una visione di quale possa essere il futuro dell’istruzione. La richiesta è di ripensare la scuola del futuro, partendo dalle criticità del sistema, per renderla un luogo sicuro. Gli studenti hanno tenuto a sottolineare che proseguiranno con le proteste fino a quando non riusciranno ad ottenere delle risposte chiare da parte del Ministero dell’Istruzione.

Corteo_studenti_18-02-1024x683 Migliaia di studenti in piazza a Torino per protestare contro l’alternanza scuola-lavoro e gli scritti alla maturità

Ieri il prefetto Raffaele Ruberto, in occasione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha pronunciato le due parole chiave che dovrebbero contraddistinguere la manifestazione di oggi: ‘’equilibrio” e “dialogo”. La riunione ha visto la partecipazione anche del sindaco Stefano Lo Russo e di Fabrizio Manca, direttore dell’Ufficio scolastico regionale. Tutte le prefetture sono state sensibilizzate a mantenere vivo il dialogo con gli studenti grazie alla collaborazione dei dirigenti scolastici.

Cortei e manifestazioni non sono stati organizzati solo a Torino ma hanno coinvolto altre città italiane, tra cui Milano, Napoli, Cosenza e Trento: le proteste, inizialmente legate alla morte di Lorenzo Parelli e Giuseppe Lenoci, hanno lasciato spazio all’espressione di problematiche e disagi che gli studenti stanno affrontando da ormai due anni a causa della DAD.

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