Perquisizione del centro  sociale autogestito Murazzi di Torino


Questa mattina il centro sociale autogestito Murazzi di Torino ha visto una perquisizione dagli uomini della Digos della polizia che hanno sequestrato il materiale necessario per organizzare eventi e spettacoli come casse, luci, mixer, bevande. Fatti simili erano avvenuti nel mese di gennaio nel centro sociale Askatasuna. Le persone denunciate sono 14.

 Il Csa Murazzi, nelle arcate 25 e 27 sulla riva del fiume Po, fu occupato nel 1989 dal ‘Collettivo Spazi Metropolitani’, appartenente all’area dell’Autonomia. Nel 1991 ottenne dal Comune il comodato d’uso per la durata di tre anni, ma dopo la scadenza il contratto non venne mai rinnovato. Il centro sociale Askatasuna, venne occupato alcuni anni dopo, ed è collegato ai Murazzi, dove in estate vengono spostate molte delle attività musicali. Nel giugno 2013 l’autorità giudiziaria, con due decreti di perquisizione, aveva posto i sigilli al centro sociale per abusi edilizi e per disturbo della quiete pubblica.
    Ma gli autonomi, alcuni giorni dopo, rimossero i sigilli e il Csa Murazzi tornò ad ospitare serate e concerti, sempre senza licenza, fino ad oggi.
    Tra il maggio e settembre dello scorso anno sono stati 22 gli eventi ospitati nelle arcate occupate, sotto la gestione degli attivisti di Askatasuna. Tutti, secondo gli inquirenti, a pagamento. Un’attività commerciale, dunque, senza rilascio di scontrini fiscali e senza autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande. Mancherebbero inoltre le uscite di sicurezza e il Csa Murazzi sarebbe sprovvisto, come era stato rilevato anche all’Askatasuna, degli elementari requisiti per la sicurezza e l’incolumità degli utenti.
   

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