La 69^ edizione della guida Michelin Italia, presentata al Teatro Grande di Brescia, assegna le due stelle a Michelangelo Mammoliti per la nuova esperienza a La Rei Natura. Scendono da 39 a 34 i ristoranti con una stella in Piemonte.
C’era la solita grande attesa per le decisioni degli ispettori della regina delle guide. Ristoratori in ansia per conoscere il proprio destino: conquistare l’agognato simbolo, difenderlo, o incrementarlo.
Il bilancio finale è di 395 stelle, +10 rispetto all’edizione precedente.
Poche le novità.
Sono due i nuovi tre stelle italiani: Quattro passi a Nerano e Atelier Moessmer Norbert Niederkofler, la nuova sede di Brunico per il cuoco altoatesino.
Cinque le new entry tra i due Stelle. Due sono a Milano, Verso e Andrea Aprea; poi La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti a Serralunga D’Alba, George Restaurant a Napoli e Piazzetta Milù a Castellammare di Stabia.
Ventisei ristoranti ottengono la stella per la prima volta, nessuno di loro in Piemonte.
PIEMONTE
La Guida Rossa castiga il Piemonte togliendo la stella a cinque locali e promuovendo di fatto soltanto Michelangelo Mammoliti.
Al vertice restano Enrico Crippa e Antonino Cannavacciuolo, stabili con Piazza Duomo ad Alba e Villa Crespi a Orta San Giulio.
Le due stelle a Mammoliti sono una giusta restituzione di quello che già deteneva alla Madernassa. «Ci siamo di nuovo. Ci siamo fatti aspettare un attimino, ma eccoci!» queste le prime parole dello chef sul palco della premiazione.
«Nel momento esatto in cui mi è stato detto di presentarmi a Brescia ho ripercorso con la mente gli ultimi due anni di lavoro – aggiunge Mammoliti -. Quella della Michelin è una chiamata alla quale ogni chef arriva disarmato, disorientato quasi. Resterà uno dei giorni più belli della mia vita. Resterà la certezza di essere sulla strada giusta, sapendo che c’è ancora tanto da fare».
Avevo scritto a settembre della nuova esperienza di Michelangelo Mammoliti. QUI. Oggi si affianca ai tre ristoranti che confermano la seconda stella: Antica Corona Reale di Cervere, Piccolo Lago di Mergozzo, Locanda Sant’Uffizio di Penango.
Scendono da 39 a 34 i ristoranti con una stella. La perdono I Caffi ad Acqui Terme, La Fermata di Alessandria, Casa Vicina a Torino, Damiano Nigro a La Morra ed Il Cascinale Nuovo di Isola d’Asti.
Il Piemonte perde così alcune stelle storiche della sua ristorazione. Dopo l’annuale censimento scendono a quaranta i ristoranti stellati piemontesi, quattro in meno rispetto allo scorso anno.
Come consolazione c’è l’attribuzione dei premi speciali Passion Dessert a Giampiero Vivalda dell’Antica Corona Reale e Francesco Marchese di Fré.
All’Agri Relais Coltivare e a Luca Zecchin va la stella verde per la sostenibilità, giusto riconoscimento per il grande lavoro ai Brandini di La Morra.
Tre stelle MICHELIN
Alba – Piazza Duomo
Orta San Giulio – Villa Crespi
Due stelle MICHELIN
Cervere – Antica Corona Reale
Mergozzo – Piccolo Lago
Penango – Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini
Serralunga d’Alba – La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti
Una stella MICHELIN
Alba – Locanda del Pilone
Caluso – Gardenia
Canale – All’Enoteca
Domodossola – Atelier
Guarene – La Madernassa
La Morra – Massimo Camia
Monforte d’Alba – Borgo Sant’Anna
Monforte d’Alba – Fre
Novara – Cannavacciuolo Cafè & Bistrot
Novara – Tantris
Orta San Giulio – Andrea Monesi – Locanda di Orta
Pinerolo – Zappatori
Piobesi d’Alba – 21.9
Pollone – Il Patio
Priocca – Il Centro
San Maurizio Canavese – La Credenza
Santo Stefano Belbo – Il Ristorante di Guido da Costigliole
Sauze di Cesana – RistoranTino & C.
Serralunga d’Alba – Guidoristorante
Soriso – Al Sorriso
Tigliole – Ca’ Vittoria
Torino – Andrea Larossa
Torino – Cannavacciuolo Bistrot
Torino – Carignano
Torino – Condividere
Torino – Del Cambio
Torino – Magorabin
Torino – Piano 35
Torino – Spazio7
Torino – Unforgettable
Torino – Vintage 1997
Treiso – La Ciau del Tornavento
Venaria Reale – Dolce Stil Novo alla Reggia
Vernante – Nazionale
Fabrizio Bellone
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.