Protesta di malati non autosufficienti, c’è anche un torinese

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Il Comitato 16 Novembre onlus ha dato inizio ieri sera allo sciopero della fame di circa 50 malati gravi non autosufficienti. i protagonisti sono persone affette da malattie neurodegenerative come la Sla, la distrofia muscolare e la sclerosi multipla. Il governo aveva promesso parte dei 658 milioni della legge Spending Review all’assistenza dei non autosufficienti, ma lo stanziamento non è ancora stato realizzato. ”Lo sciopero della fame consiste in una progressiva riduzione degli alimenti – spiega Mariangela Lamanna, presidente del Comitato 16 Novembre onlus – di malati gravissimi, quasi tutti tracheotomizzati e allettati, tutti bisognosi di assistenza continua e vigile h24″. I costi per seguire malati del genere sono altissimi, e cioò che è stato richiesto è un contributo di 20mila euro all’anno per le famiglie in cui vi è un malato grave. L’elenco dei partecipanti allo sciopero si può trovare su Facebook sul gruppo Comitato 16 Novembre. Uno di questi malati è Walter Bellini, un torinese di 55 anni che ha deciso di raccontare le sue motivazioni alla Stampa.

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