Radio Blog – Buona fortuna Erika e che la vita possa tornare a sorriderti anche col mesto ricordo di una mamma e di un fratellino che, purtroppo, non ci sono più.


Ben ritrovati da Valter Gerbi. Nel nostro radio Blog di questa settimana parliamo di Erik e Omar e i loro delitti che hanno fatto inorridire l’Italia.

È la sera del 21 febbraio 2001 quando in una villetta di Novi Ligure vengono massacrati con 97 coltellate la madre di Erika e Gianluca, suo fratello di 11 anni. Inizialmente la ragazza sembra la sopravvissuta a un inspiegabile massacro, proprio come il padre Francesco De Nardo che non era in casa. Erika è sicura di aver visto in faccia gli assassini di sua madre e del fratellino, descrive il loro volto con precisione: sarebbero due albanesi che avrebbero tentato una rapina finita nel sangue. Però, qualcosa non torna. Perché dei rapinatori sarebbero dovuti entrare alle 22 in una villetta di un tranquillo quartiere, con all’interno una famiglia che sta cenando? E perché non ci sono segni di effrazione? E poi perché quell’accanimento sui corpi? La soluzione fu ben diversa: era stata proprio Erika, la figlia, aiutata probabilmente dal suo ragazzo, Mauro, diciassettenne che tutti chiamavano Omar, a compiere il duplice omicidio. Per farli vacillare e spingerli a confessare vennero portati a fare un sopralluogo nella villetta e al ritorno li fecero stare per quattro ore all’interno di una stanza della caserma dei Carabinieri dove erano state piazzate telecamere e microfoni che registrarono le loro ammissioni e la loro confessione. Perché parlarne oggi? Perché Erika da poco è tornata libera dopo aver scontato la pena. Oggi lavora in un’azienda vinicola del Garda e il padre non l’ha mai abbandonata. Vogliamo davvero sperare, auspicare che il percorso di redenzione, di “guarigione” sia servito e che grazie all’aiuto di un grand’uomo, il papà, Erika possa essere davvero rinata a nuova vita. A questo dovrebbe e deve servire il carcere: a far scontare la pena e a porre le premesse per una nuova partenza, scacciando per sempre le ombre maligne del passato. Buona fortuna Erika e che la vita possa tornare a sorriderti anche col mesto ricordo di una mamma e di un fratellino che, purtroppo, non ci sono più.

È tutto anche per questo cinquantunesimo appuntamento. Inviate le vostre osservazioni alla mail di radio blog redazione@zipnews.it A risentirci e buon ascolto.

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