Radio Blog – Dobbiamo essere più attenti degli altri conducenti, ne va della nostra pelle


Ben ritrovati da Valter Gerbi. Nel nostro radio Blog di questa settimana parleremo di incidenti stradali in bicicletta.

La storia si ripete. E’ un po’ come nel mare: pesce grosso mangia pesce piccolo. Nel traffico delle nostre città il mezzo grande può creare gravi danni, qualche volta incalcolabili, ai mezzi più piccoli: ciclisti e pedoni. La notizia è che quest’anno ci sono già stati 44 morti in bicicletta; è l’Associazione Sostenitori della Polizia Stradale, ASAPS, a comunicarcelo. Un aumento, rispetto agli anni scorsi, del 19%. Ciò ci spinge a fare una riflessione sulla carenza di sicurezza delle nostre strade, ma anche sulla scarsa attenzione che noi ciclisti, sì mi ci metto anch’io, non possiedo auto, talvolta dimostriamo. Siamo un elemento debole della catena: non abbiamo una carrozzeria che ci protegga, nessuna difesa in caso di caduta. Dobbiamo essere più attenti degli altri conducenti, ne va della nostra pelle. Alcuni suggerimenti: rispettare per primi ciò che il Codice della Strada prevede per gli utenti e ciò sarebbe già sufficiente per risparmiare la maggior parte dei sinistri; mantenere in efficienza la nostra bicicletta, specie i freni; guidare sempre con attenzione, non essere distratti e, quindi, non fare uso di cuffiette per la musica, né telefonino per comunicare (se ne abbiamo necessità, accostiamo, ci fermiamo e chiamiamo chi vogliamo); rendersi visibili, specie di notte con luci, pettorine, catarifrangenti efficienti; usare, quando possibile, le zone della carreggiata a noi destinate; indossare un casco che protegga la nostra testa in caso di caduta; montare uno specchietto retrovisore che può essere particolarmente utile per controllare la situazione intorno a noi; infine, abituarsi a prevedere quello che gli altri potrebbero fare a nostro danno: l’apertura della portiera di un’auto che ha appena parcheggiato, a un incrocio considerare che l’auto alla nostra sinistra, potrebbe improvvisamente svoltare a destra, tagliandoci la strada. Sono poche regole, ma sufficienti a non incrementare un bilancio che è già particolarmente preoccupante. Ai papà e alle mamme in ascolto un ultimo consiglio: quando insegnate ad andare in bici ai vostri figli, una delle cose più belle in assoluto per il senso di libertà che il veicolo ci riserva, ricordate loro che la prudenza non è mai troppa e che la strada non è un prato coi fiorellini ma, spesso, purtroppo, una jungla con insidie e pericoli che, con l’attenzione e il rispetto delle regole, possono essere previsti, contenuti, combattuti e vinti. Buon viaggio!

È tutto anche per questo trentesimo appuntamento. Inviate le vostre osservazioni alla mail di radio blog redazione@zipnews.it A risentirci e buon ascolto.

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