Radio Blog: . È un nutrimento, mezzo di sostentamento, in quanto il pane è l’alimento principale e più comune, considerato indispensabile e insostituibile…


Ben ritrovati da Valter Gerbi. Nel nostro radio Blog di questa settimana parliamo di pane.
Afferma il vocabolario: è un prodotto alimentare ottenuto dalla cottura nel forno di una pasta composta di farina di grano e acqua, per lo più con l’aggiunta di sale e di lievito: impastare, infornare, sfornare il pane; pane ben cotto, poco cotto; pane fresco, raffermo, duro, secco; tagliare, affettare, spezzare il pane; scantucciare, sbocconcellare, sbriciolare il pane; può essere ottenuto anche con l’aggiunta di altri ingredienti (pane alle olive, alle noci…) oppure utilizzando farine di altri vegetali (pane di segale, di soia). È un nutrimento, mezzo di sostentamento, in quanto il pane è l’alimento principale e più comune, considerato indispensabile e insostituibile (dacci oggi il nostro pane quotidiano; assicurarsi il pane per la vecchiaia; guadagnarsi il pane col sudore della fronte; pane e lavoro). In queste ultime settimane in Italia, l’aumento del prezzo di vendita è stato del 13,5%, sottolinea l’Ufficio di statistica dell’Unione Europea, secondo cui “si tratta di un aumento enorme rispetto all’agosto 2021, quando il prezzo del pane era in media del 3% più alto rispetto all’agosto 2020”. L’aumento però, non riguarda solo il pane, ma anche verdure e carne. A pesare sul prezzo finale del pane, per oltre il 90%, sono fattori come l’energia, l’affitto degli immobili e il costo del lavoro piuttosto che la materia prima agricola. I nostri amministratori non potranno sicuramente comportarsi, secondo la leggenda, come Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena “S’ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche” cioè se non hanno più pane, che mangino brioche; frase pronunciata riferendosi al popolo affamato, durante la rivolta a Parigi per l’aumento del prezzo del pane, alla vigilia dello scoppio della rivoluzione. Dobbiamo abituarci ad una spesa più responsabile, più improntata all’oculatezza di ciò che compriamo, ad evitare lo spreco, ad evitare di dilapidare le nostre contenute finanze. Tutto ciò, ovviamente, sperando che chi governa faccia i passi necessari per riportare un po’ di serenità nel mondo e tra i popoli, impiegando le giuste armi, possibilmente quelle che non sparano ma quelle legate ad intelligenza, comprensione, mediazione e rispetto. Allora, forse, il pane tornerà ad essere un alimento “base” e non un lusso per pochi.
 
È tutto anche per questo settantaottesimo appuntamento. Inviate le vostre osservazioni alla mail di radio blog redazione@zipnews.it A risentirci e buon ascolto.

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