Radio blog – I barboni, nessuna città ha risolto completamente questa problematica


Ben ritrovati da Valter Gerbi. Nel nostro radio Blog di questa settimana parliamo dei barboni accampati nelle nostre città. E’ un fenomeno presente in tutte le grandi metropoli; anzi, è direttamente proporzionale a queste: più è grande la città, più ne vediamo: accampati sotto i portici, all’interno dei locali bancomat, nei luoghi riparati persone che bivaccano, dormono e che hanno per tetto il cielo di stelle. Spesso vengono presi di mira, fatti oggetto di scherno da bande di giovinastri e non solo. Poche settimane fa titolavano i giornali “Blitz dei vigili, cacciati clochard dal centro di Torino”, “Via i senzatetto dal centro e relegati nella estrema periferia in un dormitorio container”. Tutto ciò fa riflettere: queste persone esistono con i loro malanni, le loro malattie, spesso mentali, i loro disagi, la loro povertà. Nessuna grande città ha risolto completamente questa problematica. Bisogna lavorarci sopra: ha detto bene l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia. Ha affermato che bisogna avvicinarsi loro con gentilezza, bontà d’animo, comprensione, bisogna stargli vicino e convincerli, con le buone, che è meglio stare riparati in qualche casa assistenza, con un vero tetto che li possa riparare dai rigori dell’inverno. Il problema non si risolve con la violenza, con la forza così come con il distacco tra questi e i loro cani, unico riferimento e centro delle loro attenzioni per molti. Una grande città si riconosce anche dalla solidarietà, dalla forza sociale, dalla carità vera dei suoi abitanti. Bisogna aiutare queste persone, dar loro il coraggio di affrontare la realtà di tutti i giorni in una nuova veste. Non tutti lasceranno la strada ma, ne sono certo, mettere i container all’estrema periferia di una grande città, come ha fatto Torino, non è risolvere il problema, significa soltanto nasconderlo, come con la polvere sotto il tappeto e questo non è civile, né umano.

È tutto anche per questo sedicesimo appuntamento. Inviate le vostre osservazioni alla mail di radio blog redazione@zipnews.it A risentirci e buon ascolto.

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