Ben ritrovati da Valter Gerbi. Nel nostro radio Blog di questa settimana parliamo di riaperture.
Afferma Lucia Bisceglia, presidente dell’Associazione italiana di epidemiologia (Aie), in una intervista al Corriere della Sera che la situazione pandemica in Italia è chiara: in tutto il Paese si registra in modo consistente la riduzione di contagi, ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti di medicina. Gli indicatori di replicazione virale sono al di sotto dell’unità, significa che non ci si aspetta una progressione dei casi perché la trasmissibilità in questa fase è contenuta. Non siamo ancora del tutto fuori pericolo, ma superata la soglia dell’80% dei cittadini vaccinati, si può ben dire che siamo sulla buona strada. Questa è senza dubbio una buona notizia che ci spinge da una parte a sperare e dall’altra a non dimenticare tutti coloro che, purtroppo, non ce l’hanno fatta e le loro famiglie così duramente colpite dal dolore. A questo punto, però, chi di dovere dovrebbe imprimere ancora più forza e vitalità a tutte quelle attività che si sono fermate o hanno ripreso non a pieno regime. Riapertura delle discoteche, delle sale da ballo, delle balere, diminuzione delle regole di distanziamento, aumento delle capienze dei locali e dei mezzi di trasporto. Il tutto va naturalmente accompagnato da una vigile attenzione in maniera tale che, eventualmente, alle prime avvisaglie di aumento dei tassi di infezione, tutto sia pronto per correre ai ripari. Speriamo che la lezione del Coronavirus ci sia servita almeno un po’ e, qualora si dovesse mai ripetere l’avventura che l’intero pianeta ha vissuto, tutti, autorità, medici, cittadini, siano più pronti e attenti sulle cose da fare o da evitare. Al primo d’ottobre va ricordato che nel mondo, a causa del Coronavirus, ci sono stati 233.136.147 casi di contagiati con 4.771.408 morti e sono state somministrate 6.136.962.861 dosi di vaccino; in Italia 4.660.314 contagiati e 130.697 morti. Da pochi giorni la Norvegia e il Portogallo hanno eliminato tutte le restrizioni antiCovid e in Giappone, finalmente, è stato revocato lo stato di emergenza. Non va abbassata la guardia, certo ma, forse, finalmente, quella che vediamo in fondo alla galleria in cui l’umanità si è andata a cacciare, è la luce di un nuovo giorno.
È tutto anche per questo trentottesimo appuntamento. Inviate le vostre osservazioni alla mail di radio blog redazione@zipnews.it A risentirci e buon ascolto.
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