Radio Blog – La funzione della pena è il reinserimento sociale del condannato che deve dare prove effettive e costanti di buona condotta


Ben ritrovati da Valter Gerbi. Nel nostro radio Blog di questa settimana parleremo di ergastolo.

E’ stata una camera di consiglio particolarmente lunga e agitata che si è protratta per oltre 10 ore quella che, alcune settimane fa, ha condannato all’ergastolo i giovani americani accusati di concorso in omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a Roma con 11 coltellate nella notte del 26 luglio 2019, al termine di una colluttazione che era avvenuta in una strada a pochi passi da piazza Cavour, nel pieno centro della Capitale. Una pena detentiva consiste nella privazione della libertà personale del condannato per un periodo di tempo determinato o, addirittura, sino al termine della vita stessa del reo. Dobbiamo domandarci qual è la funzione della pena? La funzione è il reinserimento sociale del condannato che deve dare prove effettive e costanti di buona condotta, per permettergli di essere reinserito nella vita di tutti i giorni. L’ergastolo diventa così una pena assurda e non necessaria nella nostra società che diventa sempre più sensibile alle condizioni carcerarie e al reinserimento dei detenuti a termine pena. L’ergastolo annienta e distrugge la persona, cioè abbatte il desiderio e la volontà di cambiare in meglio e non realizza il principio di rieducazione. Sono più di 1600 le persone che, in Italia, stanno scontando una condanna definitiva alla pena dell’ergastolo. Molte volte si è parlato della necessità di rivedere questa norma e lo hanno fatto personaggi del calibro del ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, insigni giuristi come Ettore Gallo: l’ergastolo è inconciliabile con la finalità rieducativa della pena. “La pena – come recita infatti l’articolo 27 della nostra carta costituzionale – non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e deve tendere alla rieducazione del condannato”. Occorre darsi da fare e impegnarsi perché l’ergastolo venga tramutato in una pena “sensata” che permetta l’effettivo reinserimento sociale e dia una speranza di vita e di riscatto a chi nella propria vita ha scelto di commettere un gravissimo reato.

È tutto anche per questo trentaduesimo appuntamento. Inviate le vostre osservazioni alla mail di radio blog redazione@zipnews.it A risentirci e buon ascolto.

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