
Ben ritrovati da Valter Gerbi. Nel nostro radio Blog di questa settimana parliamo di chiese al freddo.
C’è chi ha già deciso che riscalderà di meno la chiesa, chi tira fuori le stufe a legno, chi abbassa le luci e chi acquista candele a gogò. Qualcuno chiede aiuto ai fedeli, rende pubblica la propria bolletta della luce e del gas. I più, ovviamente mi riferisco sempre ai parroci, sono molto preoccupati perché la crisi energetica che ha colpito l’Italia, e non solo, inciderà soprattutto sulle persone più povere che sono destinate ad aumentare. Leggiamo su La Repubblica che Don Ignazio Serra, parroco di Santa Sofia a San Vero Milis, provincia di Oristano, ha spento il campanile e ha dichiarato “Viviamo di offerte, come possono i fedeli dare un euro se non ce l’hanno neanche loro?”. A Longarone, Belluno, don Augusto Antoniol afferma “Già è difficile da riscaldare in tempi normali; faremo la messa feriale in una cappellina più piccola e la domenica chiederemo ai fedeli di vestirsi più pesanti”. Si parla di “Gruppo di acquisto diocesi” per acquistare energia e gas a prezzi vantaggiosi. Quello delle chiese al freddo è solo uno dei tanti capitoli che la nostra società si trova ad affrontare con tutto quello che è accaduto dal 24 febbraio scorso con l’invasione russa dell’Ucraina. Qualche secolo fa Napoleone si mostrò preoccupato, durante una delle sue campagne, per la sua lontananza dalla Francia; sapeva che la guerra in Russia sarebbe andata per le lunghe e temeva che in patria potessero nascere insurrezioni per spodestarlo dal trono. Cercò a più riprese di convincere Alessandro a scendere a patti, ma lo zar rifiutò ogni negoziato perché sapeva che era pressoché imminente l’arrivo del suo più fedele alleato: il Generale Inverno. Ci ritroviamo in una situazione simile, meno grave e meno cruenta, almeno per noi, ma una situazione difficile ancora da immaginare nei suoi contorni più definiti e sicuramente problematica per molti, tanti cittadini. Ogni famiglia dovrà rivedere le proprie abitudini, risparmiare, valutare con attenzione e meglio tutte le possibilità: una sfida che deve essere vinta, ad ogni costo e con impegno da parte di ciascuno, nessuno escluso. Sarà la volta buona che la nostra società dei consumi si responsabilizzi un po’ e migliori? Malgrado le difficoltà cui andremo sicuramente incontro, chi più chi meno, è qualcosa di più di una speranza.
È tutto anche per questo settantasettesimo appuntamento. Inviate le vostre osservazioni alla mail di radio blog redazione@zipnews.it A risentirci e buon ascolto.
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