Radio Blog – Vietare alla gente, alle persone di professare idee diverse dalla maggioranza è pratica molto pericolosa che richiama momenti oscuri e tetri della nostra storia


Ben ritrovati da Valter Gerbi. Nel nostro radio Blog di questa settimana parliamo, ancora una volta, di Covid.

Sarebbe più preciso dire, parliamo di libertà di espressione, collegata alla pandemia in corso. Stiamo assistendo, con sempre maggiore veemenza, a discorsi che vanno a senso unico e coloro che non si adeguano vengono spesso messi alla gogna, vilipesi, infangati, in poche parole, messi alla porta. Proprio su questo blog ho ripetuto tante volte quanto sia importante combattere contro questo virus, seguendo ciò che le Autorità prescrivono e sottoponendosi senza alcun dubbio o remora alle vaccinazioni. Ma il discorso che affronto questa volta è un altro. Mi riferisco a Nunzia Alessandra Schilirò, vice questore di Roma, che ha parlato nei giorni scorsi dal palco di piazza San Giovanni a Roma, durante la manifestazione contro il Green pass, e che sarà sottoposta a procedimento disciplinare. Ha affermato che era lì per dissentire con il lasciapassare verde, ritenuto assolutamente incompatibile con la Costituzione italiana. Sul caso è intervenuta anche la ministra degli Interni Luciana Lamorgese definendo le dichiarazioni di Schilirò “gravissime”. Non entro nel merito delle dichiarazioni rilasciate che mi trovano completamente e fortemente in disaccordo, quello che invece voglio portare alla vostra attenzione è come, in questo caso più che in altri, passi il messaggio che non si possa avere un pensiero diverso dalla massa. Una donna che lavora in Polizia non può pensare ed esprimere il proprio punto di vista e ciò non è corretto. Ciascuno è libero di credere, pensare, ragionare, mettere in dubbio e, contemporaneamente, ha l’obbligo di rispettare leggi, regolamenti e norme che sono alla base di uno stato civile e democratico. La dialettica è vita e il confronto serve a migliorarsi e a crescere. Se un’osservazione va fatta alla Vice Questore è aver dato troppo risalto, attraverso interviste radio/tv e sui giornali, al suo punto di vista, collegandolo alla divisa che indossa. Vietare alla gente, alle persone di professare idee diverse dalla maggioranza è pratica molto pericolosa che richiama momenti oscuri e tetri della nostra storia. Recita, giova ricordarlo, l’articolo 21 della nostra Costituzione “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

È tutto anche per questo trentaseiesimo appuntamento. Inviate le vostre osservazioni alla mail di radio blog redazione@zipnews.it A risentirci e buon ascolto.

Leave a Reply