Un’indagine fantasiosa, poetica e creativa, su quel segno libero e spontaneo che sfugge al controllo della mente: è Scarabocchi. Il mio primo festival che torna dal 17 al 19 settembre 2021 a Novara, nel Complesso del Broletto e per la prima volta anche al Parco dei Bambini e al Parco di Sant’Andrea, per bambini e bambine, ma anche per i curiosi di ogni età. Ideato da Doppiozero e Fondazione Circolo dei lettori, Scarabocchi è un festival che invita a mettere in pratica le idee: adulti e bambini sono chiamati a misurarsi con colori, matite e pennelli, e con la propria interiorità, per esprimere se stessi, i propri sogni, incanti e desideri. Tutto questo sperimentando lo Scarabocchio: segno ingenuo, sincero e talvolta avventato, che si fa spazio sul foglio bianco.
Dopo l’edizione del 2020 dedicata ai nostri corpi privati, nell’anno della pandemia, della socialità, corpi esposti al rischio del contagio, quest’anno la manifestazione propone un movimento inverso: uscire da noi stessi per sentirci parte di un mondo profondamente connesso, quello della natura. La 4. edizione del festival sarà infatti L’Albero, forse il primo disegno di ogni bambino, per spostare lo sguardo fuori a ciò che abbiamo intorno, perché l’albero è vita nel senso più pieno e profondo, dalle radici che sono memoria alle foglie che segnano lo slancio verso il cielo e il futuro.
Le voci del festival: il più grande fotografo documentarista contemporaneo Sebastião Salgado; lo psicanalista Massimo Recalcati; la poeta Mariangela Gualtieri; il visual designer, illustratore, ideatore del corso di Disegno Brutto Alessandro Bonaccorsi; la fotografa e stampatrice Carlotta Valente; l’illustratrice Felicita Sala, Premio Andersen 2020; l’autrice, illustratrice e docente di disegno Cecilia Campironi; Luca Barcellona, punto di riferimento nel mondo della calligrafia contemporanea; Dj Craim, nome d’arte di Lorenzo Fortino, dj e produttore; la critica musicale Giulia Cavaliere; James Clough designer, tipografico e calligrafo londinese; Alessandra Barocco, graphic designer e calligrafa; Bernadette Gervais, pittrice, illustratrice, autrice di circa 60 titoli per bambini, alcuni dei quali pubblicati in tutto il mondo e diventati veri e propri bestseller internazionali; il botanico e scrittore Renato Bruni; Gabriella Giandelli, fumettista e illustratrice, le cui opere compaiono anche sulle maggiori riviste e quotidiani, autrice di libri a fumetti e serie animate; Lorenzo Mattotti, considerato uno dei maggiori illustratori del mondo; la geografa Rossella Kohler e l’illustratrice Ilaria Zanellatocon Rosanna Imbrogno a partire da Possiamo cambiare il mondo (Mondadori); Adele Pelizzoni, illustratrice botanica e disegnatrice; Lucrezia Bugané in arte Lucrèce, illustratrice e comic artist; Alfredo Ghidelli, docente di graphic design e fondatore della Stamperia Legatoria “Sotto Torchio”; Elena Felicita Colombo e Luisa Picenni di Ecopsiché – Scuola di Ecopsicologia; Jacopo Veneziani, dottorando in storia dell’arte alla Sorbona con un profilo Twitter da oltre 40.000 follower, divulgatore, ospite fisso del programma Le Parole su Rai3; l’illustratore, grafico e designer Guido Scarabottolo; la scrittrice Beatrice Masini; l’illustratore Andrea Antinori; la grafica editoriale, disegnatrice e curatrice di mostre e cataloghi per i migliori illustratori contemporanei Giovanna Durì; Chandra Candiani, poeta, traduttrice di testi buddhisti e praticante di meditazione; Federica Gasbarro, attivista per l’ambiente e scrittrice; Giorgio Vacchiano, ricercatore e docente in Gestione e pianificazione forestale all’Università Statale di Milano; lo scultore Ivano Troisi; Tito Faraci, uno dei più noti sceneggiatori italiani di fumetti, emerso nella metà degli anni Novanta come autore di storie disneyane, lavorando in particolare sul personaggio di Topolino e per la serie di culto PK-PaperinikNew Adventures.
Ecologia e sostenibilità sono alcune delle parole chiave che accompagnano l’edizione in un intreccio di laboratori, esperienze e lezioni suddivise secondo le parti che compongono l’albero: le radici, per riflettere, con testa e mani, sul crescere e il cambiare, confrontandosi con chi è venuto prima di noi; il tronco, per imparare a lavorare il legno ed entrare in contatto con la terra; la chioma, ultima estremità dell’albero, composta da foglie tutte diverse tra loro, come siamo diversi noi, differenti ma uniti nell’immaginare il futuro.
Programma completo su scarabocchifestival.it,
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