“Storie dal mondo in Castello” a Racconigi


Al Castello di Racconigi, bellissima dimora sabauda con un parco storico, oggi, alle 11,15 e alle 15,15, visite guidate della mostra “Storie dal mondo in Castello”.

La mostra presenta 18 oggetti selezionati dalla raccolta di armi e oggetti etnografici custodita nel Deposito Armeria, uno dei segmenti inediti e più sorprendenti del patrimonio della residenza rimasto sinora nascosto agli occhi dei visitatori.

Protagonisti dell’esposizione 6 manufatti etnografici e 12 tra armi e armature, provenienti da Svezia, Balcani, Turchia, Marocco, Etiopia, Brasile, Amazzonia, India e Giappone; un insieme che disegna un arco cronologico compreso tra la fine del Quattrocento e il primo quarto del Novecento, con testimonianze risalenti soprattutto al periodo tra la metà dell’Ottocento e l’inizio del secolo successivo. Contesti culturali, cronologie, materiali costitutivi, tecniche esecutive e vicende collezionistiche rendono questo nucleo particolarmente rappresentativo del carattere peculiare ed eterogeneo dell’intera raccolta dell’Armeria, composta nel complesso da circa 500 oggetti. Si tratta prevalentemente di doni ricevuti da Vittorio Emanuele III e soprattutto dall’ultimo re d’Italia Umberto II, in occasione di viaggi all’estero o di visite diplomatiche legate alle relazioni internazionali intrattenute da Casa Savoia.

Il percorso espositivo è stato allestito nella Cappella settecentesca, un ambiente dismesso negli anni Trenta dell’Ottocento, nel corso dei lavori voluti da Carlo Alberto, e poi dal 1844 locale della “macchina elevatoria” della regina Maria Teresa, una sorta di ascensore ante litteram per spostarsi dal piano terreno al secondo piano.

Trasformata successivamente in deposito di arredi e suppellettili, la Cappella è stata riqualificata di recente in collaborazione con l’Associazione “Le Terre dei Savoia” grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

L’itinerario di visita presenta ai visitatori oggetti inediti e, al contempo, apre un affaccio suggestivo verso altri mondi, con testimonianze di pregio che celebrano tradizioni storiche e artistiche diverse e rimandano a precisi usi e riti sociali. Un caleidoscopio di storie dal mondo che, tra le mura del Castello di Racconigi, narra il fascino di civiltà lontane nel tempo e nello spazio attraverso manufatti di rara e inconsueta bellezza. Tra gli oggetti esposti spicca, ad esempio, l’elegante Migfer del XV secolo, un elmo “a turbante” di manifattura ottomana destinato alla cavalleria pesante, contraddistinto dal tagma di Sant’Irene, il marchio che identifica l’Arsenale ottomano di Costantinopoli. Ma non solo. Di grande interesse risultano pure la corazza di armatura del tipo Okegawa dō di manifattura giapponese del XIX secolo, adorna di raffinate decorazioni simboliche, e la statuetta di manifattura bengalese, datata alla seconda metà del XIX secolo, raffigurante Lakshmi Ulkavahini, divinità femminile indù protettrice delle donne, della casa e della prosperità, plasmata con avanzi di metallo ricorrendo a una tecnica di fusione molto particolare chiamata dokra. Il valore identitario dei singoli oggetti, indagato guardando al background di provenienza, restituisce tuttavia un intreccio di connessioni, un filo rosso che unisce la storia materiale, simbolica, collezionistica e ricostruisce i legami esistenti tra la raccolta, la residenza e i personaggi di Casa Savoia. Connessioni che intersecano anche il ricco patrimonio di fotografie storiche di ambito extraeuropeo custodito nel Castello, complemento naturale dell’Armeria.

Prenotazione: non necessaria per il Parco; obbligatoria per la visita al Castello e per le visite guidate alla mostra con i curatori, racconigi.prenotazioni@beniculturali.it (servizio attivo dal lunedì al venerdì 9-15), tel. 0172 84005 (servizio attivo sabato e domenica 9-15).

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