Apriamo questa nuova rubrica sul degrado urbano parlando di San Salvario. Quartiere nel pieno centro di Torino, sempre più in difficoltà per la situazione dello spaccio. Situazione denunciata molte volte anche dagli stessi abitanti.
San Salvario, una situazione ancora gestibile?
Se con Storie di Quartiere raccontiamo le realtà virtuose e socialmente impegnate di Torino e dei suoi quartieri, abbiamo trovato giusto cercare di dare visibilità anche all’altro lato della medaglia. Ovvero far conoscere anche tutto ciò che non funziona, partendo proprio dalle lamentele dei cittadini. Cosi nasce questa nuova rubrica Storie di Degrado Urbano.
La prima storia di degrado urbano non può non essere San Salvario, quartiere travagliato e dalla doppia anima. Tutti lo conosciamo come il quartiere dei locali, dei ristoranti e in parte della movida. Un quartiere che negli ultimi anni ha però peggiorato fortemente la sua condizione generale, soprattutto per via dello spaccio. Spaccio che ormai non si nasconde neanche più alle ore notturne. Molti cittadini hanno raccontato di aver visto agli angoli delle vie in pieno giorno, in Via Morgari o Via Saluzzo, ragazzi che smerciavano crack o altre sostanze. Allo spaccio di droga vengono correlate spesso altre attività illecite come i furti. Infatti molti abitanti della zona hanno lamentato di aver trovato le proprie auto con i finestrini rotti e svaligiate di tutte le cose con almeno un minimo di valore. Ascoltando le voci delle signore e di altre persone che vivono la zona, quasi tutti ci hanno detto la stessa cosa: “sta diventando invivibile” oppure “la situazione non è più tollerabile, bisogna fare qualcosa”.
Da tutta una serie di questi episodi è nata una mobilitazione degli abitanti del quartiere. Per ribellarsi a questa condizione. Per non vivere più nel disagio continuo, anche psicologico dovuto alla paura di non poter uscire di casa in maniera serena. Tutto parte dalla testimonianza uscita il mese scorso del Direttore della Casa del Quartiere Roberto Arnaudo, associazione centrale per San Salvario. Arnaudo ha raccontato a La Stampa di essere stato aggredito da uno spacciatore: “Uno degli spacciatori mi ha prima insultato e minacciato e in seguito spintonato. E quando ho cercato di chiamare la polizia, mi ha dato una botta sulla mano e mi ha preso il cellulare lanciandolo via”. E questa è solo una delle aggressioni subite.
Spaccio e delinquenza
Lo spaccio e la delinquenza derivata hanno occupato la zona in pianta stabile. Di fatto sfilandola dalle mani dei suoi abitanti. I quali sono stati privati di uno spazio comune per il vivere civile e sereno. Da questo nasce il tentativo di riappropiarsi delle proprie strade e dei propri marciapiedi. Una delle iniziative è stata A piedi nudi nell’aiuola, una sorta di occupazione del giardinetto di Via Morgari e soprattutto dell’aiuola Ginzburg, dedicata alla grande scrittrice. Una occupazione che sa di riappropriazione dello spazio.
Questa situazione è stata presentata anche al Sindaco di Torino, il quale ha spiegato di stare facendo il possibile per fermare questo degrado, soprattutto per lo spaccio di crack. Non a caso in Barriera di Milano, che presenta problemi simili, pattuglie dell’esercito circolano ormai quasi tutti i giorni per il quartiere. In San Salvario non si è arrivati ancora ad una gravità tale della situazione, ma presto potrebbe diventare irrecuperabile. Perchè, si sa, spesso solo la buona volontà di chi vive il quartiere non basta. Serve altro. Serve qualcosa di più.
Per segnalarci altre Storie di Degrado Urbano, non esitate a contattarci alla mail: redazione@zipnews.it
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