
Torna la nostra rubrica Storie di Quartiere e ritorna il racconto delle aree verdi ritrovate e riqualificate in città. Quest’oggi non ci spostiamo dal centro e andiamo a Palazzo Cisterna, dove è stato restaurato un giardino del Seicento.
Palazzo Cisterna, un palazzo nel cuore di Torino
Forse il nome può trarre in inganno, ma Palazzo Cisterna o meglio Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, è una delle migliori architetture presenti nella città di Torino. Si trova precisamente dentro l’Isola dell’Assunta tra via Bogno, Via Maria Vittoria, via Carlo Alberto e via Giolitti. Venne costruito nel 1675 grazie al conte Ripa di Giaglione, ma dopo soli dieci anni la proprietà passò alla famiglia Dal Pozzo della Cisterna che fece grandi opere di allargamento e grandi investimenti nei materiali, che diedero al palazzo grande sfarzosità.
La situazione però incominciò a decadere, nonostante il matrimonio tra Maria Vittoria, figlia di Carlo Emanuele della Cisterna, e Amedeo di Savoia duca d’Aosta, fino ad arrivare al 1940 quando Savoia-Aosta vendettero l’edificio, ormai scarsamente utilizzato, all’Amministrazione Provinciale, diventandone sede ufficiale nel 1945.

I giardini, un polmone verde di classe
Ora i giardini di questo meraviglioso palazzo tornano a nuova vita. Una nuova esistenza che è stata garantita tramite il restauro finanziato dalla città metropolitana dal valore di 350mila euro: “Non si è trattato solo di un intervento di riqualificazione architettonica, ma di cura verso l’identità di Torino: in progetti come questo prende forma il nostro principio del buon costruire, un impegno etico prima ancora che tecnico. Questo giardino è ora pronto per essere nuovamente vissuto e condiviso, nel rispetto della sua bellezza e del suo passato” ha spiegato chi ha lavorato direttamente al progetto.
Il restauro è stato curato direttamente dal progettista Marco Ferrari e le maestranze di SECAP. La prima parte del lavoro è stato cercare di recuperare e conservare tutti gli elementi caratteristici di questo giardino, datato seconda metà dell’Ottocento ma che è stato restaurato negli anni ’90. Ovviamente nuova vita è stata datata ai viali in ghiaia e pietra, al percorso in pietra di Luserna e alla fontana circolare centrale. Da oggi in poi il giardino resta aperto sette giorni su sette dalle 9 alle 21.
Ma non finisce qui. Il restauro del giardino è solo una punta dell’iceberg del progetto che ha la città metropolitana di Torino per questo spazio, infatti l’obbiettivo è anche rivitalizzare il palazzo. Come ha detto il sindaco di Torino Stefano Lo Russo: “Ci tengo a sottolineare che daremo una speciale attenzione alla Biblioteca di storia e cultura del Piemonte: verrà ampliata, i preziosi fondi saranno ricollocati e ci sarà una sala lettura proprio affacciata sul giardino. Diventerà un luogo vivo e vissuto per studiosi e studenti”.
Dunque un altro spazio di Torino torna a vita. Uno spazio verde e storico, affinchè le radici non vengano mai abbandonate.