Stretta finale sul contratto: Fiat e sindacati in una sala, Fiom nell’altra

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M-Landini-1-300x199 Stretta finale sul contratto: Fiat e sindacati in una sala, Fiom nell'altraLa giornata della trattativa sul contratto di lavoro degli 80 mila dipendenti del Lingotto è iniziata con la tensione all’esterno dell’Unione industriale. Nessun incidente ma Cobas e sindacati di base hanno cercato di forzare il blocco, respinti dalla polizia. Aggrediti verbalmente i lavoratori di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Quadri, favorevoli alle richieste dell’azienda. Il negoziato sul contratto Fiat sta proseguendo senza la Fiom. A sorpresa i sindacati firmatari dell’accordo di Pomigliano sono al tavolo per una riunione ristretta con l’azienda. La Fiom è ancora riunita nella sala dove si è svolta questa mattina la prima fase della trattativa. Duro il commento del leader Maurizio Landini: “E’ una pagina molto bassa della storia di questo Paese. E’ singolare che i sindacati firmatari del contratto nazionale chiedano un accordo per cancellarlo. Non c’è una trattativa in corso c’è l’adesione dei sindacati alle richieste dell’azienda, questo cambia la natura del sindacato che da confederale diventa aziendale e apre la strada alla cancellazione del contratto nazionale nel nostro Paese”. E intanto i metalmeccanici della Fim annunciano quattro ore di sciopere mercoledì. Gli operai Pininfarina della Fiom invece protesteranno domani pomeriggio davanti alla sede della Regione.

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