
Una giornata difficile per Beppe Grillo: la procura di Torino ha chiesto per lui una condanna a 9 mesi di reclusione e 200 euro di multa nel processo sui disordini al cantiere della No-Tav in Piemonte. Nello specifico i pm contestano al leader del Movimento Cinque Stelle di aver violato i sigilli della baita Clarea a Chiomonte, diventata simbolo del movimento. Ma non finisce qui da diverse procure d’Italia arrivava la conferma dell’iscrizione nel registro degli indagati per il reato di “istigazione alla disobbedienza” in merito al famoso invito rivolto ai vertici di Polizia, Esercito e Carabinieri a non schierarsi a protezione della classe politica italiana
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