
Gli agenti della squadra mobile di Torino hanno fermato un 17enne italiano, di origini centrafricane, con l’accusa si essersi introdotto, nella notte tra il 29 e il 30 ottobre, all’interno della residenza universitaria “Paolo Borsellino” e di aver violentato una studentessa del campus.
Il dna sembra inchiodare il giovane che è stato fermato anche grazie all’identikit fornito dalla vittima e dai fotogrammi estratti dalle videocamere di sorveglianza.
Il minorenne ha alle spalle un passato difficile, già entrato diverse volte in comunità, da cui l’ultima volta era anche scappato.
Lo si vedeva nel quartiere Mirafiori dove ogni tanto andava dai genitori, ma non aveva un luogo fisso in cui passare la notte.
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