Creare uno spazio unico e nuovo nel suo genere per offrire la possibilità di soddisfare qualunque bisogno di intrattenimento, approfondimento, studio e ricerca sui temi del Novecento e sul presente. Con questo obiettivo è nato nel 2016 il Polo del ‘900 di Torino, che racconta i primi tre anni di vita nel Bilancio sociale 2017/2019.
Abbiamo parlato dei risultati raggiunti e dei progetti futuri con Alessandro Bollo, da poco riconfermato direttore del Polo del ‘900.
Il Bilancio fotografa una grande crescita in soli tre anni per il Polo…
Sono stati tre anni importanti per il Polo del ‘900. Importanti perché il Polo si è caratterizzato come centro culturale della città e della regione. In tre anni sono quasi 200 mila le presenze con un incremento significativo di più del 30% nell’ultimo anno. Sono tantissime le iniziative realizzate, più di 800 nel 2019. Quindi possiamo parlare di un Bilancio positivo dal punto di vista del riscontro, delle persone ma anche del modello che il Polo ha realizzato perché nel Polo abitano, operano e sono integrate tra di loro 22 istituzioni culturali importanti per la città e il territorio.
Chi vi frequenta e perché?
Il Polo è frequentato da una pluralità di persone differenti: tantissime scuole (15 mila nello scorso anno tra ragazzi e insegnanti), pubblico generico che segue i nostri tanti appuntamenti, studenti, ricercatori, appassionati, persone che hanno voglia di dare risposta a domande sul presente e sulla contemporaneità
Come superare le difficoltà emerse con l’emergenza sanitaria?
La Crisi del Covid ha messo il Polo, come tante altre istituzioni culturali, in grande difficoltà perché siamo stati chiusi per mesi. Adesso stiamo riaprendo progressivamente e dovremo ripensare il nostro modo di relazionarci con le persone: meno pubblico ma una maggiore relazione, la costruzione di un rapporto di prossimità ancora più forte. E dovremo pensare ad un uso più evoluto e consapevole del digitale: dar vita a prodotti culturali che possono vivere in presenza ma che siano pensati anche per un’utenza digitale.
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