
Seconda edizione di Grignolino, il Nobile Ribelle. Da sabato 11 a lunedì 13 marzo 108 produttori mettono in degustazione le differenti espressioni del vitigno tra Astigiano, Monferrato Casalese e Monferace.
Da sabato 11 a lunedì 13 marzo a Grazzano Badoglio, in provincia di Asti, il Grignolino fa festa.
Questo vino dal colore un po’ scarico, dal frutto lieve di lampone e dai delicati profumi floreali richiama in massa il popolo dei winelovers che amano il suo tannino pronunciato e la sua spigolosità.
Un prodotto non convenzionale, che ha passato un lungo periodo di crisi quando il mercato gli ha preferito vini morbidi e piacioni, ma che torna a interessare di prepotenza un pubblico nuovo e spesso giovane.

La produzione attuale è di 2 milioni e mezzo di bottiglie, per il 40% nella doc Grignolino d’Asti ed altrettanto nella doc Piemonte Grignolino. Poco più di 400 mila le bottiglie prodotte come Grignolino del Monferrato Casalese.
A Grignolino, il Nobile Ribelle c’è spazio per ogni tipologia e ogni gusto. Gli appassionati trovano il Grignolino dell’Astigiano, quello del Monferrato Casalese e anche quello disciplinato dal progetto Monferace, che richiede un affinamento di almeno 40 mesi, con passaggio obbligatorio in legno di almeno due anni.

È nobile, perché un tempo era molto amato da casa Savoia. È ribelle per via di un carattere che non si imbriglia. In pratica il Grignolino o piace così com’è, o lo si lascia perdere.
Nei locali delle vecchie scuole di Grazzano Badoglio sono 108 aziende a rispondere presente, con la bellezza di 129 etichette in assaggio.
Si ritrovano assieme le varie anime del Grignolino. Infatti partecipano all’iniziativa il Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, il Consorzio Colline del Monferrato Casalese, le Associazioni Produttori di Grignolino d’Asti Doc-Piemonte Doc Grignolino e Monferace, il Consorzio Gran Monferrato.
Nei giorni scorsi il Salone del Vino di Torino ha visto la presenza di numerose bottiglie di Grignolino dai vari areali. Tra i campioni d’Asti ho apprezzato quello piacevolmente fruttato e tannico di Cascina Rey, con la bella nota di colore dovuta alla fermentazione sulle bucce di circa una settimana.

Ma che buono anche quello di Scarzella, da terreni ricchi di sabbia, scarico nel suo rubino tenue e lieve nei profumi di fragolina.

Da Rocchetta Tanaro ho gustato con piacere quello dei Marchesi Incisa, pieno e preciso.

Che dire, poi, del Bric d’la Riva di Gozzelino, che a Costigliole ne produce uno dai riflessi arancio e dal sentore pieno di rosa.

Passando al Monferrato Casalese c’è Il Ruvo del Castello di Gabiano, asciutto e speziato il giusto.

È interessante quello fresco e tannico di Liedholm.

Fa discutere l’Altromondo di Hic et Nunc, prodotto a Vignale in vendemmia tardiva, coloratissimo e possente.

Grignolino, il Nobile Ribelle prevede una parte dedicata alla ristorazione, a cura di Ristorante Silos, cucina sincera di Torino. Tra le novità la giornata del lunedì, riservata agli operatori di settore e lo spazio per il vitigno ospite, che sarà la Freisa, recentemente insignita del titolo di vitigno dell’anno 2022.

Altro momento di grande interesse sono le masterclass sul vino dalla testa balorda, ospitate nella sala superiore del ristorante Il Bagatto di Grazzano Badoglio.
Si comincia sabato alle 17.30 con i vini del Monferrato Casalese raccontati da Paolo Massobrio.

Domenica alle 14.00 tocca alle doc Asti e Piemonte con la conduzione di Francesco Saverio Russo. Chiusura lunedì alle 15.00 con una degustazione istituzionale guidata dal presidente regionale Ais Mauro Carosso.
Orari: sabato dalle 11 alle 19, domenica dalle 11 alle 18, lunedì (solo operatori) dalle 11 alle 17.
Ingresso libero senza prenotazione, costo di 15 euro per la degustazione.
Fabrizio Bellone
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