Allarme siccità in Piemonte: coltivazioni a rischio

Home Economia Allarme siccità in Piemonte: coltivazioni a rischio

siccita Allarme siccità in Piemonte: coltivazioni a rischioGiorni di caldo estivo ed è allarme siccità: per salvare le colture è necessario che arrivi presto la pioggia. L’appello è della Coldiretti alessandrina. Un caldo record per il periodo che arriva dopo un mese di aprile che è stato il quarto più caldo degli ultimi 210 anni, secondo le elaborazioni sui dati Isac–Cnr, relative all’intera penisola. Se nelle città si soffre l’afa, nelle campagne cresce l’apprensione per la mancanza di acqua infatti, non si deve dimenticare che, dopo un autunno ed un inverno piovosi, la primavera è stata, fino ad ora, particolarmente asciutta. In Piemonte le zone più colpite sono il Novarese, il Vercellese e appunto le pianure della provincia di Alessandria. Oggi, secondo l’Arpa Piemonte, si potrebbero sfiorare i 35 gradi.
Secondo la nota diffusa dalla Coldiretti “ad Alessandria e in provincia la situazione è drammatica ovunque: le zone più critiche riguardano Castelnuovo Scrivia, il tortonese, il casalese e la pianura alessandrina in generale dove, per salvare le colture, è necessario che arrivi presto la pioggia e che cada in maniera costante, duratura, e non troppo intensa. I trattori continuano a lavorare nella polvere, esattamente come accade da diverse settimane, e se andrà avanti così e non ci saranno cambiamenti sostanziali nelle condizioni meteo si rischierà ormai di avere perdite importanti sia sul mais che su altri cereali come frumento, l’orzo e il riso. Lo stesso problema riguarda anche le coltivazioni orticole come il pomodoro e le patate”. In molti casi si è già dovuto ricorrere all’irrigazione di soccorso per portare sollievo alle coltivazioni con problemi di disponibilità idrica e forti aumenti dei costi di produzione. “Tutto ciò si trasformerà in maggiori costi per le nostre imprese. Il rischio, nel caso in cui la siccità si prolunghi anche nelle prossime settimane, è quello di avere perdite importanti proprio sul mais e sui cereali come frumento e orzo, già ora in sofferenza. – affermano il presidente e il direttore della Coldiretti di Alessandria Roberto Paravidino e Simone Moroni – L’incubo è che l’estate del 2011 non assomigli a quella del 2003 quando il caldo torrido procurò danni ingentissimi sia nei campi che negli allevamenti”.
Il problema della siccità sta interessando in realtà anche altri paesi europei come la Francia, dove si stima una riduzione del raccolto di frumento tenero del 13 per cento secondo Agritel, mentre in Germania le stime concernenti il raccolto nazionale di frumento sono state riviste e portate a 22,31milioni di tonnellate, in calo del 7,2 per cento su base annua.

Leave a Reply