
Il 27 ottobre riprenderà il processo per le morti di amianto dell’Eternit di Casale Monferrato. La data della nuova udienza preliminare è stata fissata e fra un mese e mezzo il gup di Torino Federica Bompieri dovrà decidere se Stephan Schmidheiny, il magnate svizzero per anni proprietario della fabbrica, dovrà essere processato per l’omicidio volontario di 258 persone, morte per aver lavorato a stretto contatto con materiale altamente nocivo. Nella maxi aula 2 del Palazzo di Giustizia di Torino riprenderà la battaglia delle famiglie contro l’azienda di Casale Monferrato. Il procedimento è stato battezzato come “Eternit bis” perché è il secondo processo che vede sul banco degli imputati le figure di vertice della storica società di lavorazione dell’amianto. Il primo si era risolto, dopo la condanna a 18 anni in appello, con un’assoluzione per Schmidheiny davanti alla Cassazione.
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