“Dobbiamo cominciare a pensare nuove modalità di espressione della libertà”


Il tema della libertà che hai toccato la scorsa volta ha suscitato molto interesse e dibattito nei nostri ascoltatori, ti chiediamo di approfondirlo ancora.

Bentrovati. Mi fa piacere. La libertà è uno dei fattori umani decisivi, lo sappiamo bene anche se noi siamo una generazione che grazie al Cielo non ha dovuto combattere contro nessuno per viverla. Vorrei parlarvi della libertà dell’informazione oggi così come è legata alla tecnica.

Da giornalisti ne siamo contenti, ti ascoltiamo.

Il progresso tecnico ha favorito un processo particolare: ha smaterializzato la LEGITTIMITÀ dell’emittente delle informazioni che non corrisponde automaticamente, per il ricevente, alla credibilità del messaggio. In altre parole oggi per chiunque è possibile produrre informazioni e metterle in rete. Un tempo questo non era possibile. Solo chi aveva una stazione radio o tv oppure un giornale poteva fare questa operazione: questo significava avere dei mezzi economici, avere una sede, essere presente sul mercato ed essere in qualche modo imputabile di errori voluti o non voluti che fossero. Se dicevi una fesseria, insomma, la gente sapeva dove venirti a cercare e ti mollava lasciandoti senza un soldo. Certo questo non impediva le manipolazioni della realtà e la diffusione di false notizie, ovviamente. Ma tutto era più complicato.

Oggi?

Oggi è cambiato tutto, molto velocemente, senza che però ci sia stata data la possibilità di capire, di avere strumenti di comprensione e di controllo rispetto al diluvio di informazioni che ci giungono. Le dinamiche e le strategie di diffusione e di indicizzazione dell’informazione non sono attualmente vincolate, in maniera diretta, a criteri di qualità, di credibilità o di legittimità del contenuto.

Ed allora?

Qui possiamo intervenire in due modi. Il primo abituarci a controllare da dove prendiamo le informazioni e pensarle per bene. La seconda chiedere con forza, ed è una azione politica come quella di cui parlavamo la scorsa volta, che chi crea tecnologia crei degli strumenti tecnologici che ci permettano di avere informazioni affidabili. Non è impensabile un sistema di intelligenza artificiale che, ad esempio, sia di argine a tutte le informazioni palesemente errate o fuorvianti. È una questione delicata, ovviamente, ma dobbiamo cominciare a pensare nuove modalità di espressione della nostra libertà, diversamente resteremo senza libertà o con una sua illusione. A presto ed in alto il cuore!

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