
Distante solo dieci chilometri dal cuore di Torino, la Palazzina di caccia di Stupinigi rappresenta un luogo lontano dallo spazio e dal tempo, collegato al centro città da corso Unione Sovietica, un tempo viale Stupinigi.
In origine il territorio si chiamava Suppunicum ed era un possedimento di un generale di Carlo Magno: nel tardo Medioevo vi era un castello dimora dei Savoia-Acaia che poi venne rilevato dai Savoia quando il ramo degli Acaia si estinse. Dopo numerose vicissitudini la Palazzina di caccia di Stupinigi è aperta al pubblico ed è di proprietà della Fondazione Ordine Mauriziano, ente ospedaliero amministratore dell’ospedale Umberto I.
Da un punto di vista architettonico la Palazzina di caccia è stata realizzata nella prima metà del 1700 da Juvarra e successivamente la presenza di numerosi progettisti e architetti fu fondamentale per realizzare piatti, candelabri e la statua di bronzo di un cervo situata sulla cupola principale della palazzina: attualmente la statua all’esterno è solo una copia installata dal 1992, mentre quella originale si trova all’interno della Galleria dei Ritratti.
Secondo un aneddoto di uno storico di Saluzzo fino al 1848 il parco di Stupinigi ospitava non solo i fagiani, le lepri e i cinghiali che si vedono ancora oggi, ma soprattutto moltissimi daini e cervi, motivo per cui quest’ultimo fu scelto come animale simbolo: i cervi, però, scomparvero dalla zona a causa di una strage che pose fine alla presenza di questo animale nella zona.
L’attività di caccia comunque è sempre stata molto presente nella zona, tanto che per avere sempre nuovi animali da cacciare i Savoia ne procuravano sempre di nuovi: nella metà nel 1800 il viceré d’Egitto Muhammad ‘Ali aveva donato al re Carlo Felice un elefante, chiamato Fritz: quest’ultimo fu oggetto di curiosità per qualche anno ma poi divenne aggressivo e alla fine fu abbattuto. Oggi Fritz si ammira al Museo regionale di Scienze Naturali.
Le storie e le leggende della Palazzina di caccia di Stupinigi con stanze arredate, cortili e giardini rendono il luogo un set cinematografico tutto da esplorare: la palazzina, infatti, è stata il set di film, trasmissioni e opere cinematografiche e televisive di ogni genere.
La palazzina è aperta dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.30 e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 18.30.
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