
Un grande calo di iscrizioni agli asili nido torinesi, non nel giro di tanti anni, ma di uno solo. Nel 2012/2013 le domande erano 5.569, mentre, secondo dati recentissimi, quelle per i bambini che inizieranno ad andare all’asilo il prossimo settembre sono 4.954.
Da una parte la causa potrebbe essere rappresentata dal calo delle nascite; ma dall’altra deve esserci qualcosa di più. Molte mamme potrebbero essere costrette a tenere a casa i propri figli per evitare di spendere, non avendo lavoro e trovandosi in grave difficoltà economica.
Ieri, a questo proposito, l’assessore ai servizi educativi del Comune, Mariagrazia Pellerino, ha presentato una ricerca della Fondazione Agnelli (“Uso dei servizi per la prima infanzia: opinioni e preferenze dei genitori a Torino”). “La città cambia, le esigenze si diversificano, con le stesse risorse economiche vorremmo offrire più servizi a un maggior numero di famiglie”.
Dalla ricerca emergono dati già ovvi (è la circoscrizione X, Mirafiori Sud, quella con la percentuale più alta di domande ai nidi, il 52%), e tendenze invece meno attese: a mandare i propri figli ad un nido comunale sono soprattutto le mamme laureate, con il +33% rispetto a quelle che non lo sono, i genitori single (+ 23 per cento), i genitori nati altrove (+ 25 per cento, sono quelli che non possono contare sull’aiuto dei nonni).
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