A Torino sabato 20 aprile si concluderà la campagna educazionale “Psoriasi – prenditene cura” organizzata da Anap Onlus, Associazione Nazionale Amici per la Pelle, che dal 1982 si occupa di informare i cittadini affetti da patologie dermatologiche croniche e di fornire loro supporto psicologico e pratico.
Dalle 10 alle 18 in piazza Castello verrà allestito un punto informativo dove il pubblico potrà raccogliere materiale sulla malattia. Sarà poi inoltre previsto uno
spazio privato dove un team composto da due medici specializzati e un infermiere saranno a disposizione dei cittadini per fornire su richiesta consigli gratuiti.
Torino è l’ultima tappa di un tour che si è svolto a Biella, Asti e Ivrea.
Gli obiettivi della campagna educazionale sono molteplici: da un lato fornire a pazienti e familiari un’occasione di confronto e un elenco dei centri pubblici
specializzati dove rivolgersi, dall’altro aumentare la consapevolezza dell’impatto che la malattia ha sulla vita delle persone e sensibilizzare l’opinione pubblica che ancora oggi isola i malati di psoriasi sia fisicamente sia psicologicamente.
“La Campagna Educazionale sulla psoriasi è un passo importante per sensibilizzare il pubblico su una patologia che colpisce milioni di persone nel mondo e che troppo spesso viene sottovalutata e stigmatizzata – dichiara Maria Grazia Bernengo, Direttore SC Dermatologia Universitaria – Ritengo che il
progetto svolga, infatti, un ruolo fondamentale di informazione e che offra a pazienti e familiari gli strumenti più efficaci per affrontare in modo consapevole questa malattia.”
La psoriasi è tra le malattie più diffuse e colpisce oltre 125 milioni di persone in tutto il mondo. In Italia i malati sono circa 1 milione e 600 mila, di cui il 10% è
affetto da una forma grave. La psoriasi, principalmente se si manifesta in forma lieve, tende a essere sottovalutata invece di essere adeguatamente monitorata e curata. Il lato visibile della malattia, però, in molti casi è solo “la punta dell’iceberg”, una manifestazione esterna di patologie interne più gravi e
complesse.
Gli effetti della psoriasi non sono unicamente fisici, ma anche psicologici. Le lesioni causate dalla patologia, visibili sul corpo del malato, causano nelle persone
reazioni emotive, ansia, rabbia, imbarazzo, depressione e perdita dell’autostima. Molti sono i pazienti che, a causa degli effetti estetici della malattia, hanno cambiato abitudini lavorative e incontrano problemi nelle relazioni. Alcuni cambiano il modo di vestire, altri provano vergogna a parlare con le persone, a
stringere loro la mano o ad avere relazioni sessuali. La psoriasi, quindi, va curata sia a livello fisico che psicologico e per combattere la solitudine che molti pazienti si auto infliggono è importante sensibilizzare l’opinione pubblica che ancora oggi ritiene la malattia contagiosa e teme di avvicinare chi ne è
affetto.
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