Ben ritrovati da Valter Gerbi. Nel nostro radio Blog di questa settimana parliamo dell’area silenzio dei Freccia Rossa
Parliamo, infatti, di questo particolare vagone presente sui Frecciarossa. Si tratta della carrozza 11 dei Frecciarossa ETR 500 e della carrozza 8 dei Frecciarossa 1000. Pochi giorni fa ho percorso un bel tratto di strada, tra Milano e Venezia, su una di queste carrozze. Scegliendo di viaggiare su uno dei posti assegnati in questi vagoni, assicura Trenitalia “puoi approfittarne per leggere un libro, guardare un film, ascoltare la tua musica preferita o concentrarti sul tuo lavoro”. In poche parole – continua la pubblicità – scegli il relax, prenota il tuo viaggio in Standard Silenzio” perché, viene precisato: “Nell’Area Silenzio si deve spegnere o escludere la suoneria dei cellulari e sono vietate conversazioni al telefono, ascolto di musica a volume elevato o altre attività rumorose”. Attraverso questo blog volevo fornirvi il nome del maggior disturbatore del viaggio. Si tratta, forse lo conoscete tutti, di… Trenitalia: e sì, perché ogni dieci minuti, un quarto d’ora, o anche con maggiore frequenza, partono gli annunci “Siamo all’arrivo alla stazione di…”, “Benvenuti a bordo del treno numero…”, “Vi chiediamo solo un minuto di attenzione per ricordarvi le regole…”, “La carrozza ristoro è chiusa”, “Nella app di Trenitalia potete trovare l’edicola, film…”. Poi ci sono anche messaggi strani “Siamo in arrivo in anticipo alla stazione di…”, salvo poi non annunciare il ritardo del treno con lo stesso sistema. Oppure “Siamo pronti a partire, ma in attesa del consenso…” come se la cosa dipendesse da chissà quale misteriosa entità sovrannaturale. Mi permetto di suggerire a Trenitalia, che è una grande, forte, presente, viva azienda italiana di limitare i messaggi nell’area silenzio allo stretto indispensabile (cioè in caso di pericolo o grave situazione a bordo), tanto ci sono i video che forniscono informazioni e chi ha scelto di viaggiare in quel vagone è conscio che dovrà fare attenzione a scendere alla fermata giusta. Poi, naturalmente, bisogna segnalare il comportamento delle persone: alcuni utilizzano il telefonino, parlano a voce alta, non disinseriscono le suonerie, di tutto e di più… Naturalmente ti guardano piccati, se glielo fai presente: “Insomma era una telefonata di soli tre minuti”, “Dovevo solo dare la ricetta del vitello tonnato a una mia amica in difficoltà”… Anche qui c’è da lavorare, e molto. Se quello strano vagone si chiama “area silenzio” un motivo ci sarà e stare zitti e buoni per qualche ora non è poi così difficile. Nel caso, basta alzarsi e andare a parlare fuori della zona vietata. No?
È tutto anche per questo ventitreesimo appuntamento. Inviate le vostre osservazioni alla mail di radio blog redazione@zipnews.it A risentirci e buon ascolto.
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