In questi ultimi anni, anche in Italia, si è assistito ad una diffusione capillare di automobili molto grandi e a trazione integrale, note anche come Suv. È uno dei fenomeni automotive dei nostri tempi: una tendenza che sempre più spesso coinvolge sia uomini che donne, tutti follemente innamorati di questa vettura. Ma, anche se molti potrebbero ignorarlo, la storia dei Suv non comincia l’altro ieri. Sono diversi anni – anzi, decadi – che quest’auto spopola in giro per il mondo e per le città. Come spesso accade si tratta di un trend lanciato proprio negli Stati Uniti d’America e l’Italia, storicamente, non s’è mai fatta scappare nulla che provenisse dal paese a stelle e strisce. Ma ora il fenomeno è globale tanto che è diventato addirittura uno dei modelli di auto più diffusi, per cui molte case automobilistiche, come ad esempio la Toyota, hanno deciso di puntare con decisione sui Suv. Vediamo allora come si è arrivati a questo punto.
Qual è la storia dei Suv?
Suv è un acronimo che sta per “Sport Utility Vehicle”: dunque, nell’idea di partenza, vi era l’intenzione di creare una sorta di via di mezzo fra un fuoristrada ed una utilitaria. Quindi un’auto potente con assetto rialzato, ma perfetta per camminare in città. Ma chi produsse per primo i Suv, e quando? Furono gli Stati Uniti d’America, nel 1946, a lanciare sul mercato i primi prototipi embrionali di queste vetture: la “Willis Wagon” prima, e poi la Jeep Wagoneer nel 1965. Non si trattava, comunque, di Suv veri e propri, in quanto venduti ancora come categoria fuoristrada nonostante l’effettiva presenza della trazione integrale. Nel 1977 anche l’Unione Sovietica decise di partecipare alla festa, proponendo la propria versione “pre-Suv”: la Lada Niva. Prima erano entrati in ballo anche la Gran Bretagna (1970 – Range Rover) e la Francia (1977 – Matra Simca Rancho).
Al di là degli embrioni: la nascita dei Suv
Ma quando nacque il primo, vero Suv? I modelli elencati in precedenza erano ancora una sorta di via di mezzo: in pratica, dei fuoristrada vestiti da station wagon. Fu negli anni ’80 che l’identità Suv cominciò a delinearsi sempre più con maggiore precisione: uno dei primi esemplari fu la Cherokee, che arrivò in Europa per merito della Renault e della Chrysler. Poi venne la Kia Sportage, un fuoristrada (ancora) ma sempre più simile ai Suv moderni. E alla fine arrivò la nascita ufficiale di queste auto: data 1997, vettura Mercedes-Benz ML, segni distintivi Suv. Negli anni 2000 il boom dei Suv divenne ufficiale, Italia compresa, con un’invasione di modelli per tutti i gusti e per tutte le tasche.
Suv VS Crossover: quali differenze?
Non di rado chi ama queste vetture, almeno all’inizio, tende a confondere Suv e Crossover: ma si tratta di due auto diverse. i Suv nascono come via di mezzo con i fuoristrada, mentre le Crossover sono molto più vicine alle station wagon. Questa differenza si denota sia in termini di potenza del motore, sia in termini di trazione: nei Suv integrale, nelle Crossover anteriore. Inoltre, le Crossover sono in generale meno lussuose rispetto ai Suv e ovviamente non possono camminare su sterrato. Va poi aggiunto che esistono modelli di Suv che, per caratteristiche tecniche, paradossalmente rientrano nella categoria delle Crossover.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.