Grande successo di espositori ed operatori di settore nei due eventi torinesi a Lingotto Fiere e Teatro Regio. Horeca Expoforum e La Prima dell’Alta Langa sono due format che funzionano.
La città di Torino continua a dimostrarsi un luogo adatto all’allestimento e all’organizzazione di grandi eventi di qualità.
Non mancano gli spazi adatti e la risposta di pubblico ed operatori è costantemente positiva.
Già da alcuni anni si susseguono in città una serie di iniziative di carattere enogastronomico che legano il proprio marchio al capoluogo del Piemonte.
Negli ultimi giorni Torino città ha visto il successo di due manifestazioni che potrebbero trovare proprio qui la loro sede definitiva.
Horeca Expoforum al Lingotto e La Prima dell’Alta Langa al Teatro Regio sono state un vero successo di numeri e di qualità.
HORECA EXPOFORUM
Oltre 10 mila professionisti del comparto in tre giorni, 150 espositori e 250 marchi rappresentati. Questo è stato Horeca Expoforum nel periodo 17-19 marzo a LIngotto Fiere.
La manifestazione, unica del settore nel nord ovest d’Italia, è stata un’autentica vetrina di alimenti dolci e salati, mixology, birra, caffè, arredamento e retail, macchinari e attrezzature, soluzioni digitali ed editoria, start-up ed eccellenze locali.
Organizzata da GL Events Horeca Expoforum ha ospitato stand con forni, cucine, abbattitori e macchinari di alta tecnologia, ma anche dibattiti, confronti, degustazioni e show cooking.
Molto apprezzate le performances dei cuochi stellati della Granda, impegnati a presentare il loro modo di valorizzare la carne di fassone.
Di grande interesse il progetto incubatoio naturale sulla riproduzione del pesce persico e le iniziative volte alla rivitalizzazione dei laghi del Piemonte.
Numerose le prove in diretta con le associazioni piemontesi di cuochi e i tanti ospiti del Food & Beverage presenti.
«Ringraziamo tutti coloro che hanno colto con noi questa sfida e preso parte alla prima edizione di Horeca Expoforum, tra espositori, professionisti in visita, partner, giornalisti – ha commentato Gàbor Ganczer, amministratore delegato di Gl events Italia –. I risultati positivi confermano l’importanza della filiera e la necessità di avere un punto di riferimento per questo comparto nel nord ovest d‘Italia. La manifestazione, che ha interessanti margini di crescita, sarà annuale».
L’evento tornerà il prossimo anno.
LA PRIMA DELL’ALTA LANGA
Dopo Moncalieri e Venaria doveva proprio toccare a Torino ospitare la sesta edizione de La Prima dell’Alta Langa.
Sessantacinque produttori e oltre 150 cuvée in degustazione per un pubblico di operatori horeca e giornalisti, più di 1500 presenze con ospiti provenienti anche dall’estero.
Questi i numeri dell’evento svoltosi lunedì 18 marzo al Teatro Regio.
«Il Teatro Regio è stata la cornice perfetta per la nostra degustazione annuale – commenta con soddisfazione la presidente del Consorzio Alta Langa Mariacristina Castelletta -. Il Regio è uno dei templi della cultura italiana, con cui il Consorzio Alta Langa ha stretto una partnership dalla scorsa estate. Luogo con un design unico al mondo per la sua eleganza e maestosità, rispecchia ciò che desideriamo per la nostra denominazione: un profilo e uno stile altissimi, un’eccellenza con una grande storia, di cui essere orgogliosi».
Esaurite le due masterclass sulle bollicine da lungo affinamento, guidate dall’enologo Donato Lanati.
Molta strada è stata percorsa dall’inizio degli anni ’90, quando le prime sette case produttrici strinsero un patto unendo le forze con i viticoltori locali per creare un metodo classico in grado di rappresentare l’orgoglio enologico del Piemonte.
Oggi l’Alta Langa è una DOCG in piena espansione di mercato.
Tra le novità della sesta edizione l’ultima versione della Enrico Serafino. Si chiama M+M Perpetuelle Sbagliato 2018 ed è un Blanc de Noirs che unisce all’affinamento pre-tiraggio l’utilizzo di una riserva multi-millesimo.
La cuvée è composta con un 85% di vino base del millesimo 2018, mantenuto per 30 mesi in acciaio sulle proprie fecce fini con batônnage periodici fino al tiraggio. Un periodo molto più lungo del consueto.
L’altro aspetto innovativo è il completamento della cuvée con vini dei millesimi compresi tra il 2015 e il 2020.
Alcuni assaggi che meritano attenzione
Fabrizio Bellone
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.