
L’undicesima edizione della Guida Essenziale ai Vini d’Italia di Daniele Cernilli vede al vertice assoluto un Barolo ed un Brunello di Montalcino. Ho scelto dieci vini top per i lettori di Zipnews.
Per Doctor Wine Daniele Cernilli i vini contraddistinti con il faccino rappresentano il vertice qualitativo della piramide enologica della penisola.

A caratterizzare il massimo della qualità nella sua Guida Essenziale ai Vini d’Italia sono i doppi e tripli faccini, assegnati soltanto ad una minima percentuale della selezione della Guida.

Si tratta di quelle bottiglie che hanno raggiunto punteggi tra i 98 e i 100/100: cinquantanove esempi di rara eccellenza, quattordici dei quali in arrivo dal Piemonte.

Sul podio dei 100/100 solo due etichette: il Barolo Ester Canale Vigna Rionda 2020 Giovanni Rosso e il Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2019 Il Marroneto.

Cinque i campioni piemontesi che si attestano a 99 punti: Barbaresco Crichet Pajé 2015 Roagna I Paglieri; Barbaresco Sorì San Lorenzo 2021 Gaja; Barolo Monvigliero 2020 Comm. G.B. Burlotto; Barolo Riserva Villero 2016 Vietti; Trecento 2016 Franco M. Martinetti.
I DIECI VINI CHE FANNO SOGNARE

Ho scelto dieci bottiglie tra quelle maggiormente premiate. Dieci etichette che ho assaggiato e che rappresentano davvero una qualità di eccellenza.
Ci sono i due campioni con il massimo punteggio e cinque etichette da 99/100. Poi ci sono tre vini con punteggio un po’ più basso, che mi hanno emozionato non poco: due 97 e un 93.
Vi spiego perché.
Barolo Ester Canale Vigna Rionda 2020 Giovanni Rosso, Piemonte

Al primo posto in classifica con 100/100, questo è un vino che non finisce di stupire. Da una parcella privilegiata della vigna Rionda a Serralunga arriva un autentico fuoriclasse che ha rotondità e dolcezza in dosi smisurate. Per Doctor Wine è il vino rosso dell’anno.
Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2019 Il Marroneto, Toscana

Al primo posto a pari merito con 100/100 il Brunello del Marroneto coniuga una struttura imponente con l’eleganza che solo i campioni di razza sanno esibire. A questo aggiungo una piacevolezza di beva fuori del comune, che lo rende un vino eccezionale.
Amarone della Valpolicella Monte Lodoletta 2018 Romano Dal Forno, Veneto

Ad un passo dalla vetta con 99/100 il campione di Dal Forno vale ampiamente i primi due posti del podio. Ha grande estrazione di colore e una struttura clamorosa. Trama fruttata ed enorme concentrazione. Il finale quasi liquoroso è commovente. Un assaggio raro da trovare in degustazione e sicuramente indimenticabile.
Barbaresco Sorì San Lorenzo 2021 Gaja, Piemonte

Con 99/100 si piazza un punto sotto la vetta della classifica, ma personalmente lo metto al pari degli altri in un poker di fenomeni. È pieno e succoso, rotondo e infinitamente elegante. Il profilo olfattivo è infinito, il sorso eccellente. Non è mai facile trovare un campione di Gaja in degustazione, assaggiando questo San Lorenzo se ne capisce bene il motivo.
Bolgheri Sassicaia 2021 Tenuta San Guido, Toscana

È giovanissimo e si percepisce già quando lo porti al naso, ma al palato è fin d’ora in grado di emozionare. Ha struttura imponente, corredo tannico fitto e fine. La parte erbacea che lo contraddistingue spinge con forza ed eleganza. Diventerà inattaccabile.
Toscana Rosso Paleo 2021 Le Macchiole, Toscana

Da lungo tempo ho una predilezione per il cabernet franc in purezza delle Macchiole. L’edizione 2021 conferma il fitto corredo tannico, la bella parte fruttata, le eleganti note speziate. Ha grande freschezza e lungo avvenire. Mi piace molto.
Toscana Rosso Saffredi 2021 Fattoria Le Pupille,Toscana

Rubino cupo ma scintillante. Bocca carnosa. Tannino avvolgente. Ha una nota erbacea di grande charme. Prevalenza di cabernet sauvignon, con un 30% di merlot e il 10% di petit verdot. Affina trenta mesi in barrique, per il 70% di primo passaggio.
Terre Aquilane Pecorino Frontone Cataldi Madonna 2021, Abruzzo

Prodotto in soli duemila esemplari, con uve selezionate e raccolte a mano da viti di 35 anni, il Frontone è la punta di qualità di una cantina che partorisce anche altre ottime gemme. Ha i sentori agrumati del pompelmo e una sapidità infinita. Saprebbe invecchiare come pochi altri bianchi se non fosse che è così buono da subito che difficilmente lo si dimentica in cantina.
Alto Adige Pinot Nero Riserva Aton 2019 Elena Walch, Alto Adige

Di gran lunga il miglior pinot nero assaggiato quest’anno. È caratteriale, dinamico, espressivo nelle sue note in parte selvatiche, in parte speziate. Dodici mesi di barrique e un anno in acciaio prima di poterlo degustare al meglio. Arriva da una vigna degli anni ’60 a 500 metri di quota.
Offida Pecorino Villa Angela Velenosi, Marche

Prende il premio per l’etichetta più bella, ma merita altrettanto per la piacevolezza che parte dagli aromi fruttati e quasi aromatici e termina con una freschezza di bocca invidiabile. È frutto di una scrupolosa selezione delle uve, fermentate a bassa temperatura con batonage in vasca. Sta quattro mesi in acciaio e costa intorno ai 12 euro. Che altro si può volere?
Fabrizio Bellone